Una frase e un immagine. La frase è di Matteo Berrettini: “Se lui serve con l’angolo giusto puoi partire a rispondere da casa tua o da dove vuoi, la palla non si prende”. L’immagina è quella dell’ultimo devastante servizio al corpo di Reilly Opelka, che segna la resa finale dell’italiano.
Finisce così la gara tra bombardieri del terzo turno del Masters 1000 di Cincinnnati, che si gioca nella “bolla” del Billie King National Tennis Center. Finisce con la vittoria in due set (6-3, 7-6) del gigante americano, che volta ai quarti dove se la vedrà con un’altra testa di serie, il numero 6 del mondo (e 4 del seeding) Stefanos Tsitsipas.
Una partita che, come era stato previsto, si gioca soprattutto sulla forza dei due servizi e sulla necessità di vincere almeno un break per non arrivare al tie-break. Ci riesce solo Opelka, nel primo set. I numeri della seconda frazione sono impressionanti: 100% di punti realizzati con la prima di servizio per entrambi, fino al tie-break vinto da Opelka.
Alla fine saranno 19 ace per lo statunitense e 7 per l’italiano, con 3 doppi falli per Berrettini e uno solo per Opelka. La differenza, sostanziale, del match dei due sta tutta lì.
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