Come noto, i tennisti amano farsi accompagnare in giro per il mondo da amici, parenti o tifosi. Spesso genitori, fratelli, fidanzate e fidanzati siedono nel “box” riservato agli entourage insieme ai coach, i preparatori e i fisioterapisti che seguono i giocatori e le giocatrici. Anche da questo punto di vista, però, il Covid ha imposto delle regole molto più ferree. A cominciare, ovviamente, dagli Us Open, vista anche la situazione di emergenza continua che stanno vivendo gli Stati Uniti.
Massimo tre accompagnatori per ogni giocatore
Tre, è il numero massimo di accompagnatori consentito per ogni giocatore, all’interno della cosiddetta “bolla” del Billie Jean King National Tennis Center. Solo uno di loro potrà lavorare insieme al tennista nelle sessioni di allenamento e solo uno potrà seguirlo sul campo e negli spogliatoi. Proprio nelle “loker room” è invece di 30 il numero massimo di persone che possono stare contemporaneamente nella struttura.
Esattamente come per i giocatori, anche gli accompagnatori verranno testati ogni tre giorni.
Regole severissime per chi lascia la “bolla”
Se il coach di un giocatore o un altro accompagnatore decidesse di lasciare la “bolla” di sicurezza senza permesso, non potrà più fare il suo ingresso nel centro sportivo dove si disputa il torneo. Lo stesso membro dovrà lasciare l’hotel in cui alloggia per il torneo entro 24 ore e le sue credenziali verranno cancellate anche per l’edizione 2021 degli Us Open.
E se il compagno di stanza risultasse positivo al Covid?
Se un accompagnatore che dorme nella stessa stanza di un giocatore dovesse risultare positivo al Covid, dovrà isolarsi per 14 giorni di quarantena e, così ha deciso l’USTA (United States Tennis Association), il tennista in questione dovrà ritirarsi dal tabellone.
Quest’ultima regola è stata molto contestata dai giocatori stessi, che hanno formalmente protestato con l’Atp e la stessa USTA, senza però far cambiare le decisioni prese. Almeno per il momento.
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