Borna Coric torna a parlare dopo la positività al Covid-19 e racconta la paura del virus dagli occhi di un contagiato.
Le prime reazioni
Il croato Borna Coric è stato il secondo tennista risultato positivo, dopo Grigor Dimitrov, nella tappa di Zara dell’Adria Tour organizzato da Novak Djokovic. In un’intervista rilasciata poche ore fa ha parlato del suo periodo difficile, della quarantena vissuta in solitaria e della volontà di allenarsi da solo in quel periodo:
“Ero sconvolto quando ho scoperto di avere il virus, non avevo sintomi né febbre.
I primi 10 giorni sono stati senza problemi, avevo bisogno di staccare da tutto. Mi sono allenato, tappeto e pesi per mantenere la forma fisica. Alla ripresa degli allenamenti mi sono trovato subito bene, è stato bello giocare l’esibizione a Zagabria contro Krajinovic, sono lontano dal mio miglior tennis, come Filip del resto, ma abbiamo giocato un bel match”.
I piani per il futuro
Borna ci tiene a sottolineare i piani di ripresa dell’attività agonistica, con l’obiettivo di accumulare più ore possibili sui campi da gioco:
“L’idea è di giocare tutti i tornei, anche Madrid subito dopo gli US Open. Meglio iscriversi ai tornei che chiedere poi una wildcard”.
La stoccata a Kyrgios
Nick Kyrgios è stato uno dei giocatori più critici nei confronti dell’Adria Tour non risparmiando polemiche ed insulti ai partecipanti. Coric ha ritenuto opportuno rispondere al bad boy australiano:
“Ho letto i commenti di Nick sui fatti dell’Adria Tour, lui è così, non mi interessa quello che dice, se fosse qualcun altro a dare lezioni potrei capirlo ma che lo faccia proprio Kyrgios…”.
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