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Il talento al potere: la generazione francese degli ‘80

In Portogallo durante gli anni ’70 dell’Ottocento dei giovani intellettuali guidati da Antero de Quintal, Eça de Queirós e Oliveira Martins, sono stati protagonisti di un tentativo di rinnovamento culturale volto al culto dell’estetica.

Il movimento in Francia

Poco più di 100 anni dopo, in Francia, altri giovani ragazzi si sono fatti portavoce dei medesimi ideali, provando ad applicarne i princìpi al tennis. Si tratta della generazione di tennisti francesi nati negli anni ’80 del secolo scorso: Benoit Paire (1989), Gaël Monfils (1986) e Jo-Wilfried Tsonga (1985).

Pur potendone citare molti altri, si può affermare che questi ultimi sono stati i maggiori esponenti del tennis nella sua forma più artistica (e allo stesso tempo stravagante) degli ultimi anni. Nessuno di loro vanta un titolo Slam (Tsonga si arrese alla finale degli Australian Open 2008), tuttavia è lecito considerarli tra i più talentuosi e forti giocatori del circuito.

Eccellere in un’arte

Sulla scia degli omologhi intellettuali di fine Ottocento, ognuno dei francesi eccelle in un’arte particolare: Paire nel rovescio potente a due mani, Monfils nel servizio e dritto fulminanti, Tsonga con i suoi potenti colpi da fondo campo.
Sebbene le prime caratteristiche non farebbero pensare a giocatori differenti dai soliti noti, la ricerca del bello che caratterizza i colpi del trio francese fa sì che i loro nomi saltino all’occhio. Da sempre sono note le splendide smorzate di Paire (talvolta abusate in momenti della partita che non lo permetterebbero), così come i colpi acrobatici in tuffo di Monfils e le discese a rete concluse con volée ricamate da Tsonga.

La fama riconosciuta ai giocatori della generazione degli ’80 francese è infatti più di un colpo vincente: essa punta all’applauso, al tennis nella forma più bella. Probabilmente non vinceranno mai un torneo del grande slam ma rimarranno per sempre nei nostri occhi le magie uscite dalle loro racchette, quasi a voler dire che il loro scopo è far divertire il pubblico grazie al proprio talento.

Stefano Maffei

Lavorare nel mondo dello sport è sempre stato il mio sogno. Da bambino speravo di entrarci come atleta, ma poi ho capito che sarebbe stato meglio sfruttare le mie competenze da social media manager e copywriter per provare a realizzare il mio sogno. Grazie ai miei studi ho potuto migliorare molto la conoscenza dell'inglese (livello C1), del portoghese brasiliano (C1) e dello spagnolo (B1). Le mie capacità di addetto stampa, web writer, content editor e SMM le ho sviluppate seguendo corsi di approfondimento (dedicati al mondo dell'ufficio stampa, della scrittura sul web e dei social media) e grazie all'esperienza a Tennis Fever e GoPillar Academy come Content & Social Media Manager. Inoltre, sto vivendo il sogno di poter girare il mondo seguendo il circuito Wta (tennis) in qualità di match analyst.

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