Si dovrebbero giocare, come da programma, senza spettatori, dal 31 agosto al 13 settembre. Lo aveva annunciato, qualche giorno fa, il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo. Ma non si può dire certo dire che le cose stiano andando come previsto negli Usa, dove il contagio da Covid-19 sta continuando ad aumentare la sua intensità, da nord a sud, da est a ovest.
E così, quella che sembrava una certezza, lo sta diventando sempre meno. Gli Us Open tornano a rischio. L’ultimo in ordine cronologico a sollevare dubbi in proposito è Patrick Mouratoglou.
Il coach, tra gli altri, di Serena Williams e Stefanos Titsipas, è impegnato in questi giorni nel suo torneo Ultimate Tennis Showdown, ma ha parlato apertamente della possibilità che gli Us Open (e il Masters 1000 di Cincinnati che si dovrebbe giocare sempre a Flushing Meadows) possano saltare.
“Sembra tutto un po’ folle – ha detto il tecnico greco-francese – questa corsa ad organizzare a tutti i costi il torneo. Con quello che sta accadendo negli Usa, non credo proprio che gli Us Open si possano disputare. Negli Stati Uniti e specialmente a New York e nei dintorni di New York il numero di casi sta aumentando incredibilmente“.
“Quindi – conclude – non so quanto sia ragionevole cercare di disputarlo. E non so se all’ultimo minuto il governatore di New York, Andrew Cuomo, deciderà di annullarlo per motivi di salute”.
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