Dominic Thiem continua a giocare. Polemiche sull’austriaco

Dominic Thiem continua a giocare. L’austriaco ha preso parte nelle ultime due settimane all’Ultimate Tennis Showdown (il torneo organizzato da Patrick Mouratoglu nella sua academy a Nizza) e alle Austrian Tennis Series (nella periferia di Vienna), malgrado essere entrato in contatto con molti dei giocatori positivi. Sul web scattano le polemiche all’austriaco.

L’Adria Tour e il contagio

Come è ormai noto a tutti, l’Adria Tour tenutosi a Zara (Croazia) è stato un vero e proprio focolaio di contagi da Coronavirus. Prima Dimitrov e poi in successione Coric, Troicki e Djokovic sono infatti risultati positivi al Covid-19.

I giocatori erano stati in contatto con altri colleghi già nella tappa svoltasi a Belgrado (Serbia) una settimana prima. Dominic Thiem è uno di questi, avendo preso parte alla competizione, ma, sfidando l’autoisolamento impostogli, ha continuato a giocare.

La difesa del n. 3 del mondo

Thiem ha provato ad evitare le critiche piovutegli addosso da addetti ai lavori e fan con un messaggio sui propri social network:

Sono risultato negativo a 5 test, per questo ho deciso di prendere parte all’UTS e alle Austrian Tennis Series”.

Thiem di nuovo nell’occhio del ciclone

Dopo le pesanti critiche ricevute per le dichiarazioni contro il fondo comune (istituito per aiutare economicamente i giocatori con bassa classifica ATP), adesso le polemiche con il Coronavirus.

Thiem non riesce a farne una buona, ha addirittura superato in idiozia le parole dette contro il fondo comune ATP (“Nessuno di loro rischia di morire di fame… a noi non hanno regalato niente”).

Perché l’austriaco in un momento come questo è dovuto tornare in campo a rischiare la propria e l’altrui salute? Sapeva benissimo dei suoi colleghi contagiati, ma ha preferito giocare in barba alle regole di distanziamento ed isolamento.

Non sarà proprio per il denaro dei compensi (sicuramente una cifra elevata grazie agli sponsor) che non vuole donare ai colleghi più in difficoltà?

Dominic Thiem, cercando una scusa ed una spiegazione ai suoi ridicoli comportamenti, ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che è meglio con una racchetta in mano che a parlare davanti un microfono.

Non ci resta che sperare che il tennis giocato possa tornare presto, in sicurezza, almeno personaggi dalle idee “particolari” come Thiem possono tornare a pensare a conquistare tornei piuttosto che a dire la loro opinione (ridicola) pubblicamente.


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