Molti, tra appassionati ed addetti ai lavori, sono sicuri che i giocatori più esperti saranno avvantaggiati al rientro in campo. Le motivazioni più ovvie sono date dall’esperienza (molti sono stati lontano dai campi per diversi mesi per via degli infortuni occorsi durante la carriera) e dal recupero da vari “acciacchi” fisici (i meno giovani potrebbero così allungare le proprie carriere).
Rafael Nadal però non è dello stesso avviso e, in un’intervista di qualche settimana fa, ha lasciato trasparire qualche indizio su un suo possibile ritiro nel giro di pochi anni.
L’ex numero 1 del mondo ha risposto alle domande via Zoom di giornalisti internazionali all’indomani del suo 34esimo compleanno (avvenuto il 3 giugno scorso). In questa chiacchierata Nadal si è dimostrato più preoccupato di molti altri atleti per il suo fisico e per la sua carriera al rientro. Queste le sue parole:
“Penso che i lunghi stop siano più difficili da sopportare per noi, rispetto ai più giovani perché è più difficile tornare al 100%. Allo stesso tempo, al contrario di loro, abbiamo l’esperienza dalla nostra parte. Per esempio, nel mio caso, ho esperienza degli infortuni che ho avuto negli scorsi anni e in qualche modo so come si torna all’attività agonistica. Non posso dire però se potremo giocare ancora a lungo o no”.
Lo spagnolo continua andando ad analizzare la sua situazione in Spagna:
“Non sapremo mai cosa sarebbe successo se la pandemia non ci fosse stata. Vivo in un paese dove per due mesi e mezzo non si è potuto uscire di casa ed è solamente da due settimane che mi sono potuto tornare ad allenare, quasi ‘a pieno regime’.
Nei due mesi e mezzo non ho mai tenuto in mano una racchetta; vivo in un appartamento e naturalmente non posso tenere un campo da tennis in casa. Come potete immaginare devo procedere a piccoli passi, non posso rischiare di infortunarmi.
Proprio questo è il mio unico pensiero in questo momento: evitare gli infortuni. Devo lavorare piano ed aumentare il carico di ore di lavoro ogni settimana. Non sto giocando ogni giorno, lo faccio giusto un paio di volte alla settimana e non con sessioni da 3/4 ore come mio solito.
Mi alleno per un’ora, un’ora e mezza e poi smetto. Cerco di farmi trovare abbastanza pronto per quello che succederà nei prossimi due mesi, sperando che la pandemia continui a darci una tregua. Spero tanto di poter tornare a vivere il tennis come sempre, con gli stadi pieni di tifosi, che sono la mia vera spinta a continuare. Spero di farlo ancora per un paio d’anni, poi si vedrà”.
L’ultima frase del maiorchino alla chiusura dell’intervista getta ancora più dubbi sul futuro del campione e gela i suoi tifosi, preoccupati per un suo ritiro.
Nadal si è lasciato andare in un momento in cui il tennis non è in primo piano nella sua vita o pensa davvero a chiudere la gloriosa carriera quando arriverà alla soglia dei 36 anni? Il tempo ci darà la risposta, sperando che il giorno del suo addio arrivi il più tardi possibile.
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