Con il sicuro forfait di Roger Federer (rientrerà come detto nel 2021) e i dubbi degli altri due big3 (il solo Djokovic ha confermato la presenza), lo US Open potrebbe essere il primo grande slam vinto da un giocatore della Next Gen. Negli ultimi anni solo in rare occasioni altri tennisti all’infuori dei magnifici tre sono riusciti a trionfare in una prova del grande slam (Murray, Wawrinka e Cilic).
Sarà questa la volta buona per vedere un nuovo vincitore?
Già nella passata edizione del torneo americano abbiamo assistito a dei veri e propri exploit. Parliamo delle prestazioni di Matteo Berrettini e Daniil Medvedev. L’italiano e il russo hanno raggiunto rispettivamente semifinale e finale nel 2019, risultati che li portano di diritto tra i papabili vincitori della prima prova dello slam post covid-19.
Se dovessimo scegliere tra i due, probabilmente punteremo su Medvedev come possibile vincitore, non ce ne voglia Matteo. Il russo classe ’96 ha dimostrato nel proseguo della stagione la sua abilità sul cemento, portando a casa grandissimi risultati e meritandosi la nomina di favorito del torneo americano.
In questo gruppo non potevano mancare le grandi delusioni dello scorso anno: Dominic Thiem, Stefanos Tsitsipas (entrambi eliminati al primo turno rispettivamente da Thomas Fabbiano e Andrey Rublev) e Alexander Zverev (eliminato agli ottavi dall’argentino Diego Schwartzman).
Per i primi due il riscatto è d’obbligo, troppo brutte le loro ultime prestazioni a Fleshing Meadows per essere ripetute. Due giocatori con la loro classe dovrebbero ambire a traguardi molto più nobili, anche addirittura a vincere. Zverev invece ci sembra ancora un po’ indietro rispetto ai due citati in precedenza e la sconfitta dell’anno scorso lo dimostra. Nettamente più forte fisicamente e tecnicamente del proprio avversario, ma troppo falloso e discontinuo per batterlo.
In questo gruppo di giocatori mettiamo a parimerito Dominic Thiem (27 anni potrebbe essere l’età giusta per togliersi il peso del primo slam vinto) e Stefanos Tsitsipas come possibili vincitori dello US Open. Zverev più da buon piazzamento, cercando di migliorare quello dell’anno scorso.
Andrey Rublev, Diego Schwartzman e Alex De Minaur hanno giocato un gran tennis nella passata edizione del torneo. Per loro parlare di vittoria potrebbe essere un vero e proprio sacrilegio, ma un buon piazzamento può essere alla portata. Rublev e De Minaur si sono arresi agli ottavi di fronte a Berrettini e Dimitrov (entrambi semifinalisti), mentre l’argentino è riuscito a raggiungere incredibilmente i quarti di finale, cedendo al futuro vincitore del torneo, Rafael Nadal.
Per tutti e tre confermare quanto di buono fatto nell’anno precedente potrebbe essere ottimo per ricominciare al meglio la stagione interrotta dalla pandemia.
Menzioni d’obbligo vanno fatte per due dei giocatori più talentuosi del circuito che, per motivi completamente diversi, ci sentiamo di escludere con sicurezza dai pretendenti al trono di campione. Uno lo escludiamo perché ancora acerbo per questo tipo di risultati. Stiamo parlando di Denis Shapovalov, il canadese che sembrava potersi prendere tutto all’inizio della sua carriera. L’altro ha deciso di autoescludersi da solo, dichiarando che la vittoria di uno slam non è tra i propri obiettivi in carriera. Troppo facile capire di chi si tratta, parliamo di Nick Kyrgios.
I due giovani l’anno scorso si sono fermati al terzo turno e l’obiettivo minimo è ripetere la stagione precedente.
Voi che ne pensate? Qualora non dovesse esserci nessuno dei big3, chi potrebbe vincere lo slam americano?
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