Rafael Nadal sta subendo in maniera molto forte la crisi sanitaria legata al coronavirus. Per fortuna non in maniera diretta sulla propria pelle, ma con la sua Spagna nelle condizioni di essere uno dei Paesi più colpiti al mondo, il campione maiorchino ha confessato di aver passato “delle giornate molto dure”.
Nadal: “Il mio ultimo pensiero è il tennis, ma…”
Il numero due del mondo, molto attivo sul tema della raccolta fondi a beneficio della croce rossa del suo Paese, ha detto a chiare lettere che “con la situazione drammatica che c’è in Spagna, il mio ultimo pensiero è il tennis”. Ma, al tempo stesso, si rende conto che milioni di appassionati in tutto il mondo stanno cercando di capire come e quando si potrà ricominciare.
Nadal: “Non credo che vedremo tornei nel breve e medio periodo”
Rafa è brutale per il suo realismo: “Finché non ci saranno vaccini e cure certe non vedremo tornei. Un torneo di tennis sposta persone da tutto il mondo, per non parlare del pubblico. Non è pensabile immaginare di giocare un torneo normale nel breve o medio periodo”.
Ciò che lo spagnolo si è detto pronto a fare è “giocare a porte chiuse, se questo può servire. Ne ho parlato per ore recentemente con Novak (Djokovic è anche il presidente del Consiglio dei giocatori dell’Atp) e siamo pronti a fare ciò che possiamo per aiutare il tennis in questo momento di grande difficoltà”.