Internazionali d’Italia comunque nel 2020, ma è davvero una missione possibile?

Secondo Angelo Binaghi, plenipotenziario del tennis italiano, gli Internazionali d’Italia, cancellati a causa della sospensione del circuito Atp fino (almeno) al 7 giugno, si possono comunque giocare nel 2020. Per il presidente della Fit, dunque, si tratterebbe di un rinvio e non di una cancellazione.

Ma è davvero possibile? Binaghi ha detto che l’obiettivo è quello di rimanere uno dei tornei preparatori del Roland Garros e ha anche fatto ventilare una possibile data: la settimana prima dello Slam parigino, già spostato – tra mille polemiche – in autunno, dal 20 settembre al 4 ottobre.

Una previsione, quella di Binaghi, oggettivamente proibitiva. Intanto perché il 13 settembre, ossia una settimana prima del previsto inizio del Roland Garros, si giocherà a New York la finale degli Us Open. E poi perché in quella stessa settimana ci sono già eventi Atp e Wta sul cemento, fissati da tempo.

E se è concepibile uno spostamento di calendario per disputare un Major, non si capisce per quale motivo un Masters 1000, pure importante come quello di Roma, debba avere precedenza sugli altri tornei equivalenti già saltati (Indian Wells, Miami, Monte Carlo, Madrid) o su eventi già programmati.

Binaghi ha anche parlato esplicitamente della possibilità di spostare il torneo in altre città o su altre superfici, lasciando intendere che si potrebbe disputare in strutture indoor, magari nel corso della stagione invernale. Verrebbero in mente, in questo caso, Milano o Torino (magari come prova generale per Atp Finals 2021) ma anche in questo caso le difficoltà di calendario sarebbero evidenti.

Solo il tempo ci dirà se e come l’Italia, nel 2020, riuscirà ad ospitare il suo evento Atp e Wta principale, ma la sensazione è che, nonostante gli sforzi, sarà molto difficile riuscire nell’impresa.

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