Non una bella partita quella di Jannik Sinner al Challenger di Indian Wells, che precede l’inizio del primo Masters 1000 stagionale. Dopo aver strapazzato ai sedicesimi (6-0, 6-1) il malcapitato olandese Verbeek, il 18enne altoatesino sbatte contro il 28enne americano Denis Kudla (ora numero 114 del mondo, best ranking 53).
Un match in cui Sinner deve recriminare per le tante occasioni sprecate, dimostrando ancora una certa difficoltà nel dominare i momenti chiave del match (e ci sta tutto, alla sua età). Il primo set è emblematico in questo senso. Quattro palle break per Sinner, due per Kudla. Risultato: 6-3 per l’americano con due break a zero.
Nel secondo set, la storia stava per ripetersi, in maniera ancora più rocambolesca. Pronti via e Jannik conquista l’agognato break. Il set sembra in discesa e nel terzo gioco arrivano addirittura cinque palle per il doppio break. Cinque occasioni non sfruttate, con tanto di contraccolpo psicologico e crollo nel game successivo. Si arriva così al tie-break, dove l’italiano questa volta è bravo e glaciale.
Si va al terzo e nel momento in cui l’inerzia del match sembra essere passata nelle mani di Sinner, arriva il crollo che non ti aspetti. Kudla si porta sul 4-0 in un amen. A nulla serve il tardivo risveglio di Jannik, che almeno porta a casa due game per il 6-2 Kudla finale.
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