Non ce l’ha fatta Roger Federer, che cede di fronte allo strapotere di Novak Djokovic. Il favorito della vigilia vola in finale agli Australian Open, dove affronterà il vincitore della sfida tra Dominic Thiem e Alexander Zverev e proverà a conquistare per l’ottava volta il suo Slam preferito.
Un match pesantemente condizionato dalle precarie condizioni fisiche dello svizzero, che comunque ha provato in tutti i modi a superare il dolore e giocarsi le (poche) chance concesse dal serbo.
Il primo set è, di fatto, quello che decide il match. Roger parte forte e prova a mettere in difficoltà Nole fin dall’inizio. E abbastanza inaspettatamente ci riesce. Due break nei primi quattro giochi (e uno subito) portano avanti lo svizzero, che nel sesto game ha la grande chance di andare sul 5-1 e chiudere di fatto il set. Però spreca ben tre palle break e il serbo si salva.
E’ la svolta per Djokovic, che ritrova sicurezza, piazza il break al nono gioco e rimette in equilibrio il set, per poi dominare 7-1 al tie-break. Nel secondo set Federer non riesce assolutamente ad impensierire il numero due del mondo nei game in risposta, ma è comunque bravo ad aggrapparsi ai suoi turni di servizio. Almeno fino all’ulitmo gioco, quando Nole piazza la zampata e conquista anche il secondo set.
La partita è sostanzialmente finita. Nel terzo set basta un solo break al serbo per vincere la resistenza dello svizzero, che prova comunque a vendere cara la pelle. Nei 50 scontri diretti tra i due, salgono a 27 le vittorie di Djokovic contro le 23 di Federer.
Da sottolineare, come spesso succede, che la maggior parte del pubblico era schierata con Roger e che Nole, a fine partita, non ha mancato di fare un gesto polemico nei confronti della folla che non l’ha sostenuto. Abbastanza freddo anche il saluto finale tra i due.
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