Agli Australian Open 2020 stiamo vedendo una delle migliori versioni di Milos Raonic. Se non la migliore, quella per esempio che nel 2016 arrivò in semifinale qui a Melbourne e in finale a Wimbledon, sicuramente una che si avvicina molto.
E questa è già una notizia, dato che in pochi pensavano che il 29enne canadese di origine montenegrina potesse riuscire a superare l’impressionante serie di problemi fisici che ne hanno condizionato la carriera negli ultimi tre anni.
Ma tant”è, dopo l’eliminazione di Stefanos Tsitsipas al quarto turno, negli ottavi è arrivata un’altra vittoria d’autorità contro l’altro redivivo del torneo Marin Cilic. Un secco 3-0 (6-3, 6-4, 7-5) condito da una prestazione incredibile al servizio (35 ace e il 73% di prime in campo), ma molto solida anche in risposta, contro cui il croato nulla ha potuto.
Ora lo aspetta il quarto di finale contro Novak Djokovic, che sta veleggiando in grande tranquillità. Ovviamente il serbo parte super-favorito. Nei nove precedente tra i due, Milos non è mai riuscito a vincere. Nei due precedenti Slam, neppure un set vinto. In totale solo due set vinti in nove partite. Insomma, è vero che nel tennis può succedere di tutto, ma sulla carta non dovrebbe comunque esserci storia.
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