C’è un’immagine dell’ultima edizione degli Us Open che è rimasta ben impressa nella mente e nel cuore di milioni di appassionati di tennis in tutto il mondo. È l’immagine di due ragazze che si abbracciano.
Da una parte Naomi Osaka, 22 anni, ormai campionessa affermata, dall’altra Coco Gauff, 15 anni, astro nascente del tennis mondiale, capace di vincere due mesi prima a Wimbledon contro Venus Williams e di far innamorare tutti.
Sul campo di New York la campionessa in carica giapponese impartisce una dura lezione alla teenager americana, che scoppia a piangere anche per la notevole pressione accumulata. Naomi la abbraccia, si commuove, la chiama a fianco a sé per l’intervista post-match. Un gesto da campionessa.
Oggi, quattro mesi dopo, quella scena sembra già preistoria. A Melbourne, infatti, succede quello che non ti aspetti: questa volta a vincere (e a convincere) è l’americana. Una vittoria netta (6-3, 6-4 in poco più di un’ora di gioco), inequivocabile, che conferma come Coco, a soli 15 anni, sia ormai qualcosa di più di una semplice promessa.
E, viste le contestuali eliminazioni di altre due potenziali vincitrici come Serena Williams e Caroline Wozniacki, c’è chi comincia a pensare che la Gauff possa arrivare fino in fondo e, perché no, battere il record di precocità nella vittoria di uno Slam che appartiene a Martina Hingis.
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