Australian Open. Altra battaglia epica per Fognini, altra vittoria

Un’altra battaglia, appena ventiquattrore dopo il termine della prima, vinta contro Reilly Opelka. Un altro match incredibile, durato quattro ore e nove minuti, alla fine delle quali Fabio Fognini esce vincitore contro uno dei beniamini di casa, Jordan Thompson. Quattro ore e nove minuti che, sommati alle tre ore e 36 del primo turno, fanno del ligure il giocatore che è stato di più in campo in queste prime due partite.

Finisce 7-6, 6-1, 3-6, 4-6, 7-6 una partita che Fognini ha fatto e disfatto praticamente da solo, come dicono i 70 vincenti (contro i 36 dell’avversario) e i 77 gratuiti (contro i 47 di Thompson). La superiorità tecnica del numero 12 del mondo è stata a tratti imbarazzante, così come è stata imbarazzante la sua capacità di perdere continuità davanti ad un avversario che non gli ha concesso nulla.

Più che una partita, un film. Il primo set molto combattuto, in cui la spunta Fognini al tie-break. Poi un secondo set dominato dal ligure, che lasciava presagire ad una chiusura relativamente semplice del match. E invece, nei due set successivi, crescono gli errori non forzati di Fognini, insieme alla determinazione dell’australiano. Ne vengono fuori due set vinti da Thompson che cambiano l’inerzia del match.

Ma il quinto set è un capitolo a sé. E Fabio, che sembrava alle corde, fisicamente inferiore al suo avversario, ritrova il suo tennis e si procura ben quattro match point. Ma in tutte e quattro le occasioni, il padrone di casa è fenomenale nell’annullarli.

Si va così al super tie-break. Per vincere non basta fare sette punti, bisogna arrivare a dieci. Ma Thompson non ne ha più, Fognini chiude 10-4 e vola al terzo turno dove incontrerà Guido Pella.


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