La situazione dell’aria, in Australia, è sempre più critica a causa degli incendi che da settimane stanno devastando l’isola. L’episodio che ha scosso tutti è accaduto nella notte (italiana) tra il 13 e il 14 gennaio, con la slovena Dalila Jakuopovic costretta al ritiro per una grave crisi respiratoria.
La tennista stava disputando il suo incontro di qualificazione al tabellone principale degli Australian Open, contro la svizzera Stefanie Vogele. Aveva vinto il primo set 6-4 ed era sotto 5-6 nel secondo, quando è stata costretta a gettare la spugna ad un solo punto dal tie-break, colpita, appunto, da una forte crisi respiratoria. Da sottolineare che la slovena non soffre di asma e prima di arrendersi ha provato ad utilizzare un inalatore per riprendersi.
La slovena descrive i momenti drammatici che ha vissuto: “Non mi è mai successa una cosa del genere, non avevo mai avuto una crisi respiratoria in vita mia. Dopo 25 minuti ho avuto il primo attacco, ma grazie al fisio mi sono ripresa. Poi, con il crescere dello sforzo fisico, la situazione si è fatta sempre più difficile. Sono molto arrabbiata, avevo il match in pugno. Ma mi sono anche molto spaventata, ho rischiato di collassare“.
Quello della Jakupovic è l’episodio più grave ed eclatante degli ultimi giorni e getta una pesante ombra sulla possibilità di giocare in condizioni accettabili gli Australian Open che inizieranno la prossima settimana. Elena Svitolina ha scritto: “L’aria a Melbourne è davvero irrespirabile, perché dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di grave per intervenire?“.