Nick Kyrgios scende di intensità dopo aver trascinato l’Australia in semifinale e cede il passo a uno straordinario e ancora imbattuto Roberto Bautista Agut.
A dire il vero ci si aspettava un match più equilibrato, soprattutto per il momento di forma che stava vivendo l’australiano, reduce da ottime prestazioni e capace di esaltarsi in contesti come quello di oggi. Invece è stata una partita a senso unico, dove il calo di attenzione dell’australiano si è incrociato con la solidità e l’efficacia dello spagnolo. 6-1 6-4 in un’ora e 22 minuti.
Una delle discriminanti del match si è vista nei turni di battuta, nei quali Kyrgios è riuscito a racimolare una percentuale di prime palle di solo il 58%, rispetto all’80% del suo avversario.
Ma la vera differenza l’ha fatta la solidità e la tenuta mentale dello spagnolo, che ha provato sin dal primo game ad attaccare (va sottolineato un cross vincente straordinario nei primi scambi). “Il mio piano era metterlo sotto pressione”, dirà Agut a fine match. E così è stato. Nick è partito con troppe incertezze. E Bautista non ha commesso passi falsi. Risultato finale: un netto 6-1 6-4.
Nel primo set non c’è stata storia. In pochi minuti si arriva subito al 4-0 per lo spagnolo, con tanto di sfogo da parte di Kyrgios nei confronti della propria panchina. Troppo nervoso e distratto.
Il secondo parziale è stato decisamente più combattuto. L’australiano parte con una buon game di servizio, riesce a sfoggiare un gioco più brillante, va in vantaggio 2-1, al punto da far esplodere il pubblico di casa che vorrebbe vedere la reazione concreta del suo beniamino. Ma Bautista tiene botta, resiste con molta classe, e sul quarto game (2-2), grazie anche a due errori di Kyrgios, riesce ad ottenere il primo break del secondo set. Si complica la situazione per Nick, soprattutto sul piano mentale. Sbatte la racchetta sul campo ed entra in uno stato di catatonica agitazione.
Presto si arriva sul 5-3, quando però, in un sussulto, l’australiano riesce ad annullare due match point andando sul 5-4. Troppo tardi. Sul proprio turno di battuta Bautista non sbaglia e alla fine riesce a regalare alla Spagna il primo punto di questa bella semifinale.
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