La stagione 2020 è ormai alle porte. Quest’anno, come noto, si comincia con la nuovissima Atp Cup, che farà da prologo ad una stagione che si preannuncia decisamente interessante. Il leitmotiv di quest’anno sarà sicuramente l’attacco della nuova generazione verso i tre grandi. Mai come ora la maggior parte degli addetti ai lavori ritiene che i giovani siano vicini alla possibilità di scalzare Federer, Nadal e Djokovic dal trono del tennis mondiale.
Ma dopo le Atp Finals degli ultimi anni e diversi Masters 1000 in cui i vari Thiem, Madevedev, Zverev e Tsitsipas sono riusciti nell’impresa, i veri banchi di prova saranno i quattro tornei più importanti dell’anno: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open. E’ qui che si misurerà il reale livello di competitività della Next Gen. Come ogni anno, ci siamo divertiti a fare le nostre previsioni. Lo diciamo subito: davanti a tutti vediamo ancora loro tre.
Alla luce di come è terminato il 2019 e delle premesse per il 2020, secondo noi il favorito numero uno per la vittoria nel primo grande torneo della stagione è, appunto, il numero uno del mondo, Rafael Nadal. Un pronostico per certi versi complicato, dato che lo spagnolo a Melbourne ha vinto solo una volta, nel lontano 2009. Ma crediamo che parta davanti rispetto ad un Novak Djokovic, che qui invece è il padrone assoluto, con sette trionfi, ma che non sta dando segnali particolarmente incoraggianti.
Alternativa numero uno – Come primo rivale dello spagnolo, mettiamo Stefanos Tsitsipas. Il greco ha terminato la stagione come tutti sappiamo e già l’anno scorso aveva dimostrato in Australia che Melbourne potrebbe essere un posto giusto per lui dove provare a fare l’impresa.
Qui il pronostico è obbligato. Se sta bene, Rafael Nadal non può che partire davanti a tutti. Il Re incontrastato della terra rossa gioca ormai solo per rendere ancora più incredibile la sua leggenda sui campi di Parigi. Dodici trionfi (un record difficile anche solo da pensare), tre partite perse in quindici edizioni a cui ha preso parte, un’epopea eccezionale. E’ chiaro che chiunque voglia sollevare la Coppa dei Moschettieri deve prima passare da lui.
Alternativa numero uno – Anche in questo caso, diciamo che la nostra previsione non è molto originale. Il finalista delle ultime due edizioni, l’erede annunciato di Rafa sulla terra battuta, quest’anno ci riproverà, con la speranza di rendere la vita più difficile al maiorchino. Stiamo parlando, ovviamente, di Dominic Thiem.
Qua il discorso cambia. Riteniamo che Wimbledon sia il major in cui più difficilmente di altri i giovani possano provare a scalzare i “grandi vecchi”. Per una serie di ragioni, tecniche e mentali, crediamo che davanti a tutti ci siano ancora Novak Djokovic e Roger Federer. Anche l’andamento del torneo dello scorso anno dimostra che sull’erba dell’All England Club i due favoriti siano loro. Se dobbiamo scegliere – proprio per come è andata l’anno scorso – diciamo ancora Novak Djokovic, che centrerebbe il suo sesto trionfo ai Championships.
Alternativa numero uno – Ovviamente Roger Federer. Se c’è per lui ancora un’opportunità di vincere ancora uno Slam, questa è riposta prevalentemente su Wimbledon. Come ha dimostrato nell’edizione 2019, se il fisico lo sostiene se la può giocare fino all’ultimo.
Secondo noi, per una serie di fattori (ultimo slam della stagione, condizioni climatiche spesso proibitive, ecc.), quello di New York è il grande torneo più imprevedibile. Per questo vogliamo provare a sparigliare le carte. Quest’anno vogliamo dare credito a Daniil Medvedev. Per quello che ha dimostrato nel 2019 sul cemento americano in generale e agli Us Open in particolare, mettiamo il russo davanti a tutti. Daniil ha un carattere particolare e alle Atp Finals non l’ha aiutato, ma fino alla vigilia del torneo dei grandi di Londra era accreditato come l’unica vera alternativa ai Big Three.
Alternativa numero uno – Diciamo, anche in questo caso, Stefanos Tsitsipas. Sia chiaro, sappiamo benissimo che Nadal e Djokovic sono e resteranno in gara, però diamo un po’ di credito ai giovani.
Un titolo che non può assolutamente mancare in qualsiasi libreria di appassionato di tennis e non solo. Un vero e proprio caso letterario, diventato un classico imperdibile, in cui Andre Agassi si racconta a cuore aperto e parla del suo rapporto non sempre semplicissimo con lo sport che l’ha fatto diventare uno degli atleti americani più famosi e amati di sempre.
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