Di Stan Wawrinka si è detto e scritto tanto. Non è un mistero che sia uno dei giocatori più amati nel circuito (la redazione di Tennis Fever, in questo senso, non fa eccezione) sia per il suo approccio umano e fisico nei confronti del gioco, sia, soprattutto, per le sue caratteristiche tecniche.
Attaccante nato (di qui il noto soprannome Stanimal), dotato di un rovescio a una mano che ha fatto scuola: violento, preciso, stiloso. In una parola, unico. Wawrinka – che sembra essere definitivamente entrato in una fase calante della sua carriera – passerà alla storia per essere stato uno dei pochi (insieme a Andy Murray) ad aver messo in discussione il dominio assoluto dei Big Three.
In un decennio in cui Federer, Nadal e Djokjovic hanno vinto tutto e a livello Slam hanno lasciato solo le briciole ai loro avversari, Stan The Man è stato capace di vincere ben tre titoli major differenti, un anno dopo l’altro, tra il 2014 e il 2016: Australian Open, Roland Garros e Us Open. Per questo la seconda decade degli anni 2000 sarà anche il decennio di Stanislas Wawrinka.
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