Il futuro di Nick Kyrgios e Alex De Minaur? I consigli della leggenda Newcombe

Ha compiuto 75 anni lo scorso maggio ed è considerato uno dei grande maestri del tennis australiano. John Newcombe ha vinto sette tornei del Grande Slam a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 e continua ad essere un punto di riferimento per tutti i giovani aussies che si affacciano sulla grande ribalta del tennis mondiale.

Se parliamo di tennisti australiani, oggi, in campo maschile, i nomi caldi sono due. Uno, in realtà, è caldissimo e risponde al nome di Nick Kyrgios. Ventiquattro anni, talento cristallino, colpi da fuoriclasse ma generatore seriale di polemiche, scandali, provocazioni che, finora, ne hanno condizionato negativamente la carriera. E poi c’è il numero uno australiano (numero 18 del mondo), il ventenne Alex De Minaur, che è l’esatto opposto di Kyrgios: centrato, mai una parola fuori posto, volontà, atletismo e sacrificio che compensano la mancanza di una classe innata.

Due ragazzi molto diversi tra loro. Su Kyrgios pende ancora la minaccia di squalifica che l’Atp gli ha affibbiato per sei mesi dopo i fatti gravissimi di Cincinnati. “Dove imparare a contenersi, a reprimere i suoi eccessi”, afferma Newcombe. “Vederlo in campo e anche fuori dal campo in Coppa Davis, con la maglia dell’Australia, è stata una bella cosa. Quello è lo spirito giusto che deve trovare anche quando gioca in singolare in giro per il mondo“.

Più facile a dirsi che a farsi, in realtà. Discorso diverso per De Minaur. Per il “Demone”, come lo chiamano in patria, non ci sono problemi disciplinari all’orizzonte. Ma Newcombe lo invita a procedere con calma. “Ha bisogno di tempo per affinare il suo tennis, non deve pensare a competere per uno Slam già dal prossimo anno. Credo che abbia bisogno di altri quattro o cinque anni, a 25, 26 anni sarà in grado di esprimere il suo miglior tennis”.


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