Mai banale. Nick Kyrgios – che in questi giorni sta trascinando la sua Australia in Coppa Davis – entra nel dibattito che sta infiammando il mondo del tennis, difendendo i format a squadre. Che si chiamino Laver Cup, Davis Cup o Atp Cup, il 24enne di Canberra non ha dubbi: queste competizioni sono la chiave per la sopravvivenza del tennis.
Secondo l‘Aussie lo sport è intrattenimento. E tutte quelle leghe che l’hanno capito (Nba in testa, che Kyrgios ammette di seguire molto più volentieri del tennis) “rischiano di uccidere il nostro sport, se non ci adeguiamo e non ci modernizziamo“.
Nick apprezza lo sforzo che Atp e Itf stanno facendo per provare a inventarsi qualcosa di nuovo, “perché se continuiamo sul sentiero di sempre, non andiamo da nessuna parte. Guardate la Laver Cup: 17mila persone, ogni sera, ad applaudire tutti i campioni. Oppure adesso, qui a Madrid, è uno spettacolo. Io amo giocare per l’Australia, alla gente piace e sta incollata davanti alla televisione. E’ la strada giusta”.
“Lo sport è divertimento, intrattenimento. Secondo voi – conclude il numero 30 del mondo – quante persone cambiano canale per vedere un 250 ad Anversa?“.
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