Diciamo la verità. Dall’esordio dell’Italia in questa nuova fase finale della Coppa Davis targata Kosmos ci si aspettava ben altro, specialmente dopo che il nostro avversario di turno, il Canada, ha scoperto di dover fare a meno, per questa prima serie, di Felix Auger-Aliassime (dopo la rinuncia alla vigilia di Milos Raonic).
E invece è arrivato prima il brutto e inaspettato ko di Fabio Fognini contro il numero 149 del mondo Vasek Pospisil, poi la resa di Matteo Berrettini contro Denis Shapovalov in una partita epica decisa da tre tie-break.
Ma in questa Coppa Davis non bisogna mollare niente e quindi il doppio, nonostante le due sconfitte che consegnano la vittoria al Canada, rivestiva un’importanza capitale in ottica qualificazione. In primo luogo perché in caso di arrivo in parità nel girone (dove ci sono anche gli Stati Uniti) conteranno la differenza punti, la differenza set e anche la differenza game. E poi perché, anche nel caso in cui i canadesi prevarranno anche sugli statunitensi, oltre alle prime sei dei sei giorni, si qualificheranno anche le due migliori seconde.
E la coppia Fognini-Berrettini si è presa, per fortuna, la sua rivincita in doppio. Proprio contro i loro “giustizieri” in singolare, Pospisil e Shapovalov. Un primo set dominato 6-2 che ha fatto pensare ad una vittoria agevole per la più rodata coppia italiana. E invece nel secondo set i canadesi si rifanno sotto (così come gli spettri per gli azzurri) e impattano il match con un bel 6-3. Nel terzo set Fabio e Matteo salvano due palle break esiziali e chiudono a loro volta 6-3.
Inutile dire che ora le possibilità di qualificazione, per gli italiani, passino per una netta vittoria contro gli Stati Uniti, sperando magari che gli stessi americani rendano la vita difficile ai canadesi. Ma grazie alla vittoria in doppio, tutto è ancora aperto.
Fabio Fognini, a fine partita, ha commentato così la vittoria: “È un punto importante che ci fa stare a galla. Ci dà comunque la possibilità di vedere cosa succederà domani tra Canada e Stati Uniti e sperare di giocarci tutto l’ultimo giorno”
Gli fa eco Matteo Berrettini, che ha parlato anche della sua sfida in singolare con Shapovlov: “Ho avuto le mie chance, c’ho provato fino alla fine e ho perso per pochi punti. Ma questo è il tennis. Nel doppio sono entrato in campo a testa alta e ci siamo caricati perché sappiamo che ogni punto è importante”.
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