Alla fine saranno Stefanos Tsitsipas a sfidarsi per la conquista delle Atp Finals. Diciamolo subito, per quello che si è visto in questa settimana, è sicuramente la finale più giusta, anche se difficilmente pronosticabile all’inizio del torneo.
Stiamo infatti parlando della testa di serie numero 5 (l’austriaco) e numero 6 (il greco), su cui in pochi scommettevano anche solo per il passaggio del girone a quattro. E invece, a conti fatti, sono i due giocatori che hanno fatto vedere il tennis migliore.
L’austriaco ha giocato uno dei tornei migliori della sua carriera. Prima la convincete vittoria contro Federer, poi la battaglia vinta contro Djokovic, gli hanno consentito di passare il girone di qualificazione, come primo classificato, con un turno d’anticipo, e di tirare il fiato nel terzo match, perso contro Berrettini. In semifinale ha domato con relativa facilità il campione in carica Federer.
E’ sufficiente la dichiarazione a fine partita di Djokovic, dopo la sconfitta con l’austriaco (“mai visto niente di simile”) per descrivere il torneo del numero 5 del mondo (da domani numero 4), in cui è tornato a vestire i panni di “Dominator”: solidità tecnica e fisica impressionanti, il solito rovescio a una mano da antologia, un dritto inside-out devastante. Una macchina completa e potenzialmente imbattibile. A 26 anni ha trovato la maturazione tanto agognata, non solo sulla “sua” terra rossa, ma anche su una superficie veloce come quella della O2 Arena.
Più o meno vale quanto detto per l’austriaco. Se non fosse che il greco ha cinque anni in meno, è alla sua prima partecipazione e lo scorso anno, di questi tempi giocava (e vinceva) le Next Gen Atp Finals di Milano. La prima partita del torneo, per lui, è stata la miccia che ha acceso il fuoco. Vincere contro Daniil Medvedev (contro il quale aveva sempre perso nei cinque precedenti) ha rappresentato un vero e proprio successo personale (vista anche la forte rivalità che c’è con il russo).
Contro Zverev ha letteralmente passeggiato e nell’epica battaglia persa contro Nadal ha fatto vedere un tennis di livello stellare. Un tennis che gli ha permesso di sconfiggere, senza appello, un mostro sacro come Roger Federer in semifinale. Tenendo contro che ha solo 21 anni e margini di miglioramento ancora elevati, abbiamo avuto la conferma che stiamo parlando di un fenomeno assoluto.
I due finalisti si sono già affrontati sei volte in carriera, cinque solo nel 2018. Il bilancio parla di quattro successi per Thiem e due per Tsitsipas. La sfida a livello indoor è un inedito, ma sul veloce i precedenti sono quattro, con una vittoria di Stefanos (alla Rogers Cup dello scorso anno) e tre di Dominic (l’ultima in finale a Pechino poche settimane fa). Una vittoria per parte delle due partite giocate finora sul rosso (a Barcellona e al Roland Garrso 2018)
Pronostico difficile, se non impossibile. L’impressione è che, almeno sulla carta, l’esito della finale sia apertissimo. Una circostanza che si riflette anche sulle previsioni dei bookmakers. Secondo gli scommettitori, infatti una vittoria di Thiem verrebbe pagata 1,80 contro i 2,00 in caso di trionfo di Tsitsipas.
La finale delle Atp Finals, in programma domenica 17 novembre alle ore 19, sarà visibile in diretta esclusiva su Sky Sport e in streaming su Sky Go.
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