Vincere la partita d’esordio alle Atp Finals contro Roger Federer non è una cosa da tutti i giorni. Anche se ti chiami Dominic Thiem, sei alla quarta partecipazione in carriera e hai già battuto il venti volte campione Slam in tre occasioni su tre in questo 2019.
“Devo dire che ho giocato molto bene – afferma l’austriaco – ho servito bene e sono andato molto bene in risposta. Per battere giocatori come Federer devono andare bene tutti i dettagli, è un insieme di cose che devono funzionare alla perfezione”.
Oggi tocca a Matteo Berrettini che, dopo l’esordio shock contro Djokovic, è chiamato ad una vera e propria impresa. “Deve servire bene, come sa fare, e curare molto bene la risposta. Non sarà semplice ma lui è un grande giocatore e sono sicuro che andrà meglio rispetto alla prima partita“.
‘Dominator’ è alla quarta partecipazione alle Finals, un ottimo traguardo per uno che ha da poco compiuto 26 anni. “Anche per me l’esordio assoluto è stato difficile, è chiaro che ci sia un livello emotivo alto che può condizionare il tuo gioco. In più giocare contro Novak non agevola l’impegno. Sono sicuro che Matteo andrà meglio già a partire dalla seconda partita”.
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