Esordio amaro per Roger Federer che perde due set a zero (7-5 7-5) contro un Dominic Thiem solido e in gran forma. Tanta qualità nel match, ma l’austriaco l’ha interpretato nel modo migliore, con più lucidità e forza, prendendo dei rischi e disinnescando le pericolose avanzate di Federer. Lo svizzero è apparso un po’ nervoso in alcuni scambi, lento negli spostamenti e non lucidissimo nei momenti decisivi. È la terza vittoria consecutiva di Thiem contro Federer nel 2019. E questa si può dire che s’è l’è meritata.
Ora il percorso di Federer si complica inevitabilmente: giocherà un “dentro o fuori” prima col nostro Berrettini e dopo, eventualmente, contro Djokovic in grandissima forma.
Il campione svizzero ha perso il primo set con qualche rimpianto: è partito in affanno perdendo subito il servizio. Poi è entrato in gioco aumentando il suo livello di tennis; ha giocato meglio le prime palle, aggredito in continuazione l’avversario e portato a casa il settimo game in maniera esemplare, spolverando le righe su quasi tutti i punti. Dall’altra parte del campo Thiem, nella parte centrale del primo set, ha sofferto maggiormente il proprio servizio (meno del 50 percento di prime in campo), ma è rimasto ben agganciato allo svizzero. Poi però il nuovo crollo di Roger, che nella parte finale del set sprofonda nuovamente come a inizio gara, commettendo alcuni errori che risultano decisivi: perde il servizio sul 5-5 e quando prova a cambiare il ritmo degli scambi (giocando ad esempio due-tre palle in contro-balzo) prende tre mega stecche determinanti. È 7 – 5 per Thiem.
Nel secondo set lo svizzero entra in campo con un altro piglio, comincia anche a farsi sentire verbalmente gridando “Let’s go” e “Come on” nei momenti positivi in cui prova a caricarsi. Sul 2-1 arriva anche una palla break, che però Thiem riesce disinnescare con destrezza e qualità. L’austriaco, in alcuni passaggi, riesce poi anche a mandare Federer in leggera confusione, anticipando i tempi degli scambi. Gli scambi lunghi peraltro sono a favore dell’austriaco. Si va avanti con un grande tennis, punto su punto. Un game ciascuno. Fino al 5 – 5, quando Thiem riesce di nuovo a strappare il servizio a Federer (lasciandolo a zero). E questa volta, rispetto al primo set, fa male perché nel game successivo l’austriaco arriva a servire per il match. E non sbaglia.
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