Next Gen Finals: devastante esordio di Sinner, che annienta Tiafoe

È un grande momento per il tennis italiano. L’esordio di Jannik Sinner nelle Atp Finals è grandioso: mette a segno la vittoria sulla carta più difficile, quella contro la testa di serie numero due delle Finals, lo statunitense Francis Tiafoe, con il punteggio di 3-4 4-2 4-2 4-2.

Una partita dai ritmi molto elevati, giocata da entrambi in maniera esemplare, ma con il giovane altoatesino scatenato e in grado di esibire i suoi devastanti vincenti a tutto braccio, mettendoli sempre nel punto giusto al momento giusto. Dall’altra parte un Tiafoe molto pericoloso, ma che nulla ha potuto contro lo stato di grazia del nostro Sinner.

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A parte il primo set, perso dall’azzurro a causa di un’imperfezione su una palla corta durante il tie-break, il 18enne di San Candido non ha più lasciato spazi al suo avversario, dominando il resto dell’incontro. Non appena Tiafoe accorciava leggermente il colpo, Sinner affondava un vincente in maniera impeccabile. Per non parlare del suo splendido servizio (in verità hanno servito entrambi alla grande). La differenza Sinner l’ha fatta giocando bene i punti importanti, da vero campione, con grandissima fiducia e padronanza del proprio tennis. E come accade per i grandi campioni, è riuscito a far sembrare semplici i colpi più complicati, con continuità oltretutto. Confermando, di fatto, quello che ormai tutti dicono di lui: che è un vero predestinato di questo sport.

La sua crescita d’altra parte è impetuosa, sta bruciando tutte le tappe, aspetto molto difficile nel tennis moderno, e lo sta facendo con un livello di tennis da Top ten.

Certo, l’azzurro deve migliorare alcune cose, soprattutto sotto rete dove stasera ha sbagliato un paio di colpi. Ma c’è tempo per il “talentissimo” di San Candido, che con i suoi 18 anni appena compiuti ha già intrapreso una strada da vincente.

Ora ha di fronte a sé due incontri meno duri, anche se ugualmente molto complicati. Più difficoltoso sarà il francese Humbert (terza testa di serie), un giocatore che può vantare di aver giocato un ottavo di finale a Wimbledon contro Novak Djokovic. Un buon risultato senza dubbio. Più abbordabile invece lo svedese Ymer, anche lui proveniente da una stagione di buon livello nei challenger (ne ha vinti quattro quest’anno): negli slam è arrivato nel 2019 al secondo turno del Roland Garros, battuto da Alexander Zverev, e può anche vantare un primo turno raggiunto in un 1000, quello di Miami. Ma non sarà certo un curriculum del genere ad intimorire il nostro Sinner.

Intanto c’è già la vittoria all’esordio con un certo Tiafoe. E non è poco.

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