Ora finalmente possiamo dirlo: grazie a un 2019 stellare, Matteo Berrettini fra dieci giorni volerà a Londra, per giocarsela con gli altri sette migliori tennisti della stagione.
Le chiavi per entrare nella O2 Arena gli sono state consegnate questa sera dal canadese Denis Shapovalov, che con una grande prestazione ha avuto la meglio sul padrone di casa, Gaels Monfils. L’ultimo ostacolo che divideva Berrettini da Londra era infatti proprio il fuoriclasse francese il quale, se avesse raggiunto la semifinale vincendo contro il next-gen canadese, avrebbe superato l’azzurro riempiendo l’ottava e ultima casella rimasta a disposizione per le Finals.
Il risultato di questa sera non lascia molte interpretazioni: 6-2 6-2 per Shapovalov. Primo set in 27 minuti, secondo in 30. Il canadese è stato molto concentrato e reattivo fin dalle prime battute. Ha incontrato un Monfils molto falloso, che non è mai riuscito a dare seguito al suo servizio, subendo le bellissime soluzioni trovate dal suo avversario. Nel secondo set Monfils non è stato in grado di reggere la spallata del canadese. Ha subìto quasi subito un doppio break, in un game nel quale è calato il gelo sugli spalti di Bercy. Alla fine sarà 6-2. (a fine incontro il canadese ha poi deciso di non prendere parte alle Next Gen ATP Finals di Milano, previste la settimana prossima all’Allianz Cloud).
Un risultato che risplende sulla carriera di Berrettini: il 23enne romano ora potrà giocare per la prima volta le Finals di Londra. Un coronamento per quanto sta facendo. Nei prossimi anni farà parlare molto di sé, è una risorsa per il tennis italiano. A inizio anno Matteo Berrettini era un giovane di belle speranze, ma non ancora pronto per giocarsela con i migliori. Poi sono arrivati i primi successi, i primi tornei vinti, uno swing sull’erba da dominatore. Oltre alla combinazione letale servizio-dritto, il rovescio diventava più solido, la risposta più profonda, il gioco a rete più sicuro. A Wimbledon si arrende contro Federer, a New York contro Nadal.
Nel finale di stagione la definitiva consacrazione, l’ingresso in top-10. E oggi l’accesso al torneo che viene giocato dagli otto migliori tennisti della stagione, insieme quindi a Novak Djokovic, Rafa Nadal, Roger Federer, Daniil Medvedev, Dominick Thiem, Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev. Il primo italiano ad avere accesso al torneo delle Atp Finals (allora denominato Masters) era stato Panatta, nel 1975, seguito da Corrado Barazzutti nel 1978.
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