“La prossima stagione sarà quella del grande cambiamento”. Ne è certo Dominic Thiem, numero 5 del mondo, protagonista di una stagione un po’ a intermittenza, ma decisamente positiva. In un’intervista al Times of India, il tennista austriaco fa un bilancio del 2019 e punto dritto al 2020.
“Federer, Nadal e Djokovic sono giocatori difficili anche solo da commentare. Impossibile trovare le parole per descrivere cosa abbiano fatto per il tennis mondiale“. Un sogno per tutti gli appassionati, un incubo per le nuove generazioni. Una generazione, quella dei tennisti che oggi hanno 28-30 anni, è già stata cannibalizzata. Lui, Thiem, è il più “anziano” (classe 1993) dei possibili numeri uno del futuro. E lo sa bene.
“Il 2020 deve essere l’anno della svolta, sia per me che la cosiddetta Next Gen“, dice Thiem. “Per quanto mi riguarda, sono sempre stato descritto come un giocatore da terra rossa. In parte è vero, però sto migliorando molto il mio approccio sui campi duri e veloci. D’altronde, i due tornei più importanti che ho vinto in carriera finora, li ho vinti sul duro”.
La vittoria nel torneo di casa di Vienna potrebbe lanciare Thiem verso un gran finale di stagione, tra Parigi Bercy e le Atp Finals. “Già partecipare alle Finals con una certa regolarità è motivo d’orgoglio per me e il mio team – spiega Dominic – vincerle sarebbe un sogno che diventa realtà“.
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