Roger Federer spiega cosa c’è dietro le lacrime di Basilea

La scorsa settimana, per Roger Federer, è stata speciale. Titolo numero 103 in carriera, decimo trionfo nel torneo di casa, quello “del cuore” come ha sempre detto lui. Quella in finale contro Alex De Minaur è stata la 26esima consecutiva nell’Atp 500 svizzero.

Un torneo praticamente perfetto. “Non so se sia stato l’unico in cui non ho perso neanche un set, certo il ritiro di Stan Wawrinka mi ha aiutato. Ma mi sono sentito perfettamente a mio agio, sia tecnicamente che fisicamente“. E infatti è stato un percorso netto, in cui gli avversari nulla hanno potuto. “Basilea è sempre speciale per me”.

E infatti, a fine partita, durante le premiazioni, il campionissimo svizzero non è riuscito a trattenere le lacrime. Un’immagine a cui, spiega Federer, potremmo doverci abituare nei prossimi mesi.

“Quando è partita la musica e ho visto i ragazzi raccattapalle correre mi sono emozionato. Ho pensato alla mia famiglia, al mio team, al pubblico che era lì tutto per me. Non voglio nascondere le mie emozioni, queste vittorie significano molto per me. Non avrei mai pensato che sarei riuscito a vincere dieci volte a Basilea e invece è successo. Prima era molto difficile per me mostrare le mie emozioni in pubblico, ora fa parte della mia carriera, è una cosa che mi viene naturale”.

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