Una semifinale spettacolare, di grande qualità e giocata con grande intensità da Dominic Thiem e Matteo Berrettini. Le teste di serie numero 1 e 3 del torneo di Vienna (entrambi con 8 semifinali alle spalle durante questa stagione) si sono esibiti in un tennis di altissima qualità, condito da molti più vincenti che errori. Alla fine ha avuto la meglio l’austriaco dopo oltre due ore e mezzo di battaglia (3-6 7-5 6-3)
Matteo Berrettini ha dimostrato comunque di poter meritare le Finals di Londra, le cui posizioni si definiranno la settimana prossima con Parigi Bercy. L’azzurro ha sfoggiato un ottimo servizio (ricordiamo che durante la stagione Matteo ha vinto circa l’85% di punti con la prima), molto bene il rovescio – migliorato parecchio durante gli ultimi mesi – grazie al quale è riuscito ad avere un controllo fondamentale sulla diagonale di sinistra. Anche la risposta è stata ottimale, al punto da portare spesso il suo avversario a commettere importanti doppi falli. Basti pensare che sul primo set l’austriaco ha commesso ben tre doppi falli in momenti molto delicati. Per non parlare del gran dritto dell’azzurro, che lo stesso Thiem prima della sfida aveva definito “uno dei migliori del circuito”.
Insomma, Berrettini esce a testa alta, come dimostrato dal lungo applauso del pubblico (e di Thiem) mentre lascia il campo con la borsa delle racchette sulle spalle.
Dall’altra parte un Thiem in buona forma, che giocava con meno ore di tennis sulle spalle e soprattutto, giocando in casa, spinto da uno stadio stracolmo di sostenitori. Nella seconda parte del match l’austriaco ha diminuito la quantità di errori, aumentato di molto l’intensità di gioco e il numero di vincenti. E alla fine ha avuto la meglio. Grazie soprattutto al maggiore fiato e fisico nella parte finale. Ed è stata quella la differenza sostanziale, perché Berrettini di fatto non ha mai perso la propria tenuta mentale, nemmeno alla fine del match, quando le forze evidentemente scarseggiavano.
Il punto migliore del match
Primo set vinto in 40 minuti da Berrettini
Comincia subito bene Matteo. La prima occasione arriva già sull’1 a 1, quando toglie immediatamente il servizio all’austriaco, lasciandolo al punteggio di 15 davanti a uno stadio pressoché ammutolito. Colpisce e gioca con molta serenità, è molto incisivo sul piano tattico con continui cambi di ritmo, sale a rete nei momenti giusti (9) e non perde campo negli scambi prolungati.
Soltanto 7 errori non forzati e 12 vincenti, il doppio rispetto al suo avversario. Berrettini è stato avanti 3 a 1, ha poi rischiato sul 3-3 di farsi superare, ma strappa un altro servizio all’austriaco e il primo ad arrivare a quattro game è lui.
Thiem vince un durissimo secondo set durato oltre un’ora
Parziale meritato da parte dell’austriaco, che ha aumentato decisamente il suo livello, giocando con maggiore spinta e aggressività, mettendo in difficoltà l’azzurro. L’austriaco ha più che raddoppiato i suoi vincenti nel secondo set.
Fondamentale il settimo game, con Thiem al servizio. Sul 40-40 arriva un nastro beffardo che favorisce l’austriaco, su un gran punto giocato da entrambi. Ma dopo un paio di possibilità per Thiem di andare sul 5-3, Berrettini riesce ad ottenere il break, grazie soprattutto alla sua crescente risposta.
Sul 5-5 Berrettini perde però il servizio, grazie soprattutto agli ultimi 3 punti giocati in maniera eccellente dall’austriaco. L’azzurro si fermerà alla fine a 5 game vinti.
Nel terzo set una battaglia di nervi
Molto equilibrato nella prima parte. Berrettini sembra leggermente in difficoltà sul piano fisico, ma i due procedono di pari passo. Sul 3-3 Thiem ottiene però il primo break del set, giocando un paio di punti con prepotenza fisica e precisione tecnica inappuntabili. Sul 4-3 per Thiem punto spettacolare, forse il migliore della partita, che porta Berrettini in vantaggio sullo 0-30.
Ma un’invenzione di Thiem e un errore di troppo di Matteo portano addirittura l’austriaco a vincere il game. 5-3 dopo due ore e mezzo di grande battaglia fisica e mentale. E nel game successivo, sul servizio Thiem non sbaglia: game set e match per l’austriaco.
I commenti sono chiusi.