Delle origini del padel ne abbiamo già parlato. Vi ricordiamo solo che è nato quasi per caso quando il messicano Corquera volendo costruire un campo di paddle, che è nato nel 1898, si accorse che era presente un muro di tre metri in corrispondenza di una delle due zone di fondo campo. Da allora, era il 1969, il padel mosse i suoi primi passi.
Il campo da gioco è un rettangolo di 10 metri di larghezza per 20 metri di lunghezza. Una rete, come nel tennis, divide in due il campo formando due quadrati da 10 metri ciascuno.
Sui lati del campo, parallelamente alla rete e con una distanza da essa di 6,95 metri, sono tracciate le linee di servizio. L’area tra la rete e le linee di servizio è divisa a metà da una linea perpendicolare a queste, chiamata linea centrale di servizio, che la divide in due zone uguali – per capirci molto simile, anche se con misure diverse, al tennis -.
La rete ha un’altezza di 88 centimetri al centro, arrivando fino a un massimo di 92 centimetri agli estremi. Il campo è recintato nella sua totalità.
Lungo le chiusure si trovano zone costruite con materiali che consentono un rimbalzo regolare della palla e zone dove il rimbalzo è irregolare, le cosiddette zone di rete metallica. Le pareti di fondo campo sono alte 4 metri.
Per quanto riguarda le pareti laterali, bisogna fare un’ulteriore distinzione tra la variante 1 e la variante 2. Nella prima la parete laterale è una struttura “a gradino”, cioè con altezze differenti: 3 metri di altezza per 2 di lunghezza nel lato che la divide dalla parete di fondo campo; 2 metri di altezza per 2 metri di lunghezza nella parte restante. La rete metallica completa la chiusura: fino a 3 metri di altezza nei 16 metri centrali e fino a 4 metri di altezza negli ultimi due metri posti agli estremi. Nella variante 2 l’altezza della rete metallica è di 4 metri per tutti i 16 metri centrali, rispetto ai tre della prima variante.
Comunemente i campi da padel sono in calcestruzzo poroso, cemento o materiale sintetico. Ma ci sono campi anche in erba sintetica. L’importante è che il terreno favorisca il rimbalzo della palla e che non rappresenti un ostacolo ai giocatori.
In un gioco dove anche le pareti fanno parte del campo vanno regolamentati anche gli accessi.Le aperture sono situate al centro del muro laterale in direzione della rete centrale. Possono essere anche due per lato, con o senza porte. Nel caso in cui ci siano le porte, le maniglie devono essere collocate sulla faccia esterna al campo senza sporgenze verso l’interno. Le dimensioni delle aperture variano a seconda del numero degli accessi: con un solo accesso laterale lo spazio libero deve essere di 1,05 per 2 metri; con due accessi laterali lo spazio minimo sarà di 72 centimetri per 2 metri e un massimo di 82 centimetri per 2 metri.
Normalmente gli accessi sono senza porte, il motivo è che i giocatori possono uscire dal campo e giocare la palla. Spesso le giocate fuori dal campo sono le più spettacolari.
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