Il torneo Masters 1000 di Shanghai potrebbe essere uno spartiacque? Sono in molti a pensarlo, dopo che gli esponenti di primo piano della cosiddetta Next Gen hanno centrato l’obiettivo di eliminare i mostri sacri del tennis e affermarsi nella fase finale torneo.
Daniil Medvedev, Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas, Matteo Berrettini erano i quattro semifinalisti. Rafael Nadal, per preservarsi dal punto di vista fisico, non ha preso parte al torneo, Roger Federer e Novak Djokovic sono stati eliminati ai quarti di finale. Certo, è troppo presto per parlare di “cambio della guardia”. I giovani sono chiamati a fornire risposte negli Slam e, perché no, già alle Atp Finals di Londra. Ma è inevitabile che – per usare le parole dello stesso Nadal – l’epoca dei Big Three, che così splendidamente ha segnato la storia del tennis, prima o poi finirà.
E allora, chi sarà il primo giocatore a infrangere il dominio di Federer, Nadal e Djokovic, che ormai si protrae da più di un quindicennio? Sulla carta, i “predestinati” sono quattro.
Solo qualche mese fa non era in cima a questo elenco, ma oggi come oggi, dopo il suo mostruoso 2019, il primo della lista non può che essere Daniil Medvedev. Da agosto il russo ha impressionato tutti: sei finali consecutive raggiunte, due Masters 1000 portati a casa (Cincinnati e Shanghai), uno Slam (New York) sfumato per un nonnulla in finale contro Nadal, la posizione numero 4 del ranking ormai stabile. Il FrecciaRussa classe 1996 si candida da subito a rompere il dominio dei tre grandi.
Dietro di lui, seguendo l’attuale classifica mondiale, c’è Dominic Thiem. L’austriaco non è più giovanissimo (classe 1993), ma ha dimostrato più volte che sulla terra rossa è ormai il numero due del mondo dietro il mostro sacro Rafa. Quest’anno ha iniziato benissimo, ma durante la stagione si è un po’ perso, bucando clamorosamente sia Wimbledon che Us Open. Numero 5 del mondo, resta comunque in piena corsa.
Dietro l’austriaco troviamo Alexander Zverev. Fino a un anno fa era il numero uno del mondo designato, senza rivali. La vittoria alle Finals di Londra sembrava la definitiva consacrazione. E invece – per limiti più mentali che tecnici – il suo 2019 è stato decisamente sotto le aspettative. Le sue possibilità sono tutte intatte, l’età è dalla sua parte (classe 1997) ma ha bisogno di una decisa inversione di tendenza.
Stefanos Tsitsipas è, appena dietro Medvedev, l’uomo nuovo di questo 2019, che lo ha proiettato ufficialmente nella dimensione dei grandi, a partire dalla semifinale nel primo Slam di Melbourne. Anche lui ha avuto dei passaggi a vuoto, soprattutto appena dopo il brillante swing sulla terra, cui è seguito invece un flop totale sull’erba. Dal punto di vista tennistico non è inferiore a nessuno, deve migliorare sotto il lato della tenuta mentale. Dalla sua ha il fatto che è già diventato una star anche fuori dal campo.
Meritano una menzione speciale Matteo Berrettini, Karen Khachanov e Felix Auger-Aliassime. Nei prossimi anni sentiremo parlare molto anche di loro. Ma al momento sembra difficile che possano inserirsi nella corsa a quattro per succedere immediatamente ai Big Three sul tetto del mondo.
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