Era una missione quasi impossibile quella di Matteo Berrettini contro Rafael Nadal nella semifinale degli Us Open 2019, e tale si è rivelata. Il numero due del mondo dimostra, ancora una volta, il motivo per il quale è considerato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, vincendo con un rotondo 3-0 e non concedendo neppure una palla break all’avversario.
Berrettini, dal canto suo, al secondo match nel giro di poche settimane contro uno dei monumenti del tennis in uno Slam (dopo l’ottavo di finale a Wimbledon contro Roger Federer) questa volta non sfigura, anzi. Rende la vita difficile allo spagnolo, che deve ricorrere a tutta la sua esperienza tecnica e tattica per avere la meglio dell’avversario. Soprattutto nel primo set, in cui a decidere tutto è un tie-break in cui Berrettini ha avuto ben due set point che non è stato in grado di concretizzare.
Perso quello, a Rafa besta piazzare un break nel secondo – e disporre di Matteo nel terzo set – per assicurarsi la finale (la 27esima in un Major in carriera) contro Daniil Medvedev, che nella prima semifinale ha sconfitto la resistenza di un ritrovato Grigor Dimitrov.
Per Matteo restano un torneo e una stagione fantastica, che segnano la sua definitiva consacrazione. Da lunedì sarà numero 13 del mondo e la sua carriera entrerà in una nuova dimensione. Ora starà a lui confermarsi a questi livelli. Le premesse, per ora, sono ottime.
E’ un Berrettini che tiene testa, seppur faticando enormemente, contro un Rafa Nadal che sbaglia pochissimo ma che non riesce e sfondare. Matteo salva ben sei palle break nel corso del set. La combinazione letale dell’italiano (servizio + dritto) funziona bene, tanto che lo spagnolo insiste molto sul rovescio dell’avversario. Si arriva così al tie-break, con il numero due del mondo che fatica poco sui suoi turni di servizio e un Berrettini che riesce sempre a salvarsi nei momenti critici sul suo servizio.
Il tie-break del primo set di questa semifinale il 23enne romano se lo ricorderà per molto tempo. Parte benissimo, ottiene due mini-break e in tempo zero si ritrova 5-2. Nadal recupera, ma Matteo ha ben due occasioni per chiudere il set sul 6-4. Niente da fare, Rafa non molla un centimetro e ribalta la situazione, conquistando il tie-break con il punteggio di 8-6. Quanti rimpianti.
Il leit motiv del secondo set ripercorre quello del primo. Nessuna palla break per Matteo, che sui suoi turni di servizio si deve difendere come può. Annulla ancora due palle break tra il primo e il terzo game, ma al settimo deve arrendersi davanti ai colpi di Rafa, che continua tatticamente a spingere sul rovescio dell’avversario. Nello scambio prolungato l’italiano non riesce praticamente mai ad avere la meglio e il maiorchino chiude senza troppi patemi 6-4.
La terza frazione si apre con il break per Nadal che indirizza fin da subito l’andamento del set. Berrettini gioca bene, a tratti fa vedere tutte le sue potenzialità, ma il ritmo imposto da Nadal, che gioca fino in fondo ogni singolo punto, è insostenibile. Al quinto game arriva anche il secondo break, che chiude di fatto tutte le possibilità di recupero del nuovo numero 13 del mondo.
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