Il FrecciaRussa non si ferma più, prima finale Slam per Medvedev

Un match tutt’altro che scontato consente a Daniil Medvedev di staccare il biglietto per la prima finale Slam in carriera. La stagione sul cemento del “FrecciaRussa” è uno spettacolo: 20 vittorie in 22 match giocati in soli 38 giorni. Un ritmo incredibile, che consente al moscovita di mettere una seria ipoteca sul futuro del tennis mondiale. A 23 anni Medvedev si candida ufficialmente a diventare il più credibile erede dei Big Three.

Tre set a zero contro un Grigor Dimitrov combattivo, ma che nulla ha potuto contro la furia di Medvedev. Dopo le finali perse a Washington contro Kyrgios, a Montreal contro Nadal e dopo il trionfo di Cincinnati, Daniil arriva in fondo anche a New York, dopo aver giocato un torneo sontuoso, che neppure i problemi fisici hanno potuto intaccare.

Un primo set combattutissimo, con un break per parte, per poi arrivare al tie-break, altrettanto combattuto. Il secondo set è folle, anomalo. Break in apertura per il bulgaro, subito bilanciato dal controbreak per il russo, che si porta avanti 3-1 con un altro servizio rubato. Ma anche in questo caso Dimitrov è bravo a recuperare, portandosi sul 3-2. La prospettiva è ancora quella del tie-break, ma nell’ultimo game Medvedev sorprende il bulgaro e chiude 6-4. L’ultimo set è più “regolare”: basta un break al quarto gioco a Medvedev per chiudere 6-3 ed accedere ad una finale Slam, il primo russo dopo Marat Safin.

Di Medvedev si è detto e si dirà tantissimo. Concedeteci una nota di merito per Dimitrov: dato per finito, è stato in grado di arrivare quasi fino in fondo ad uno Slam. Con il talento che ha, speriamo si possa aprire un nuovo capitolo nella carriera del bulgaro.

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