Il dramma di giocare contro Roger Federer è che, anche se sei un ottimo giocatore, spesso esci dal match con le ossa rotte. E’ successo oggi a David Goffin, disintegrato dallo svizzero che ne ha annullato ogni velleità in uno di quelle partite in cui per l’avversario è letteralmente ingiocabile.
Il numero tre del mondo ha fatto vedere il meglio del suo repertorio, il belga nulla ha potuto. Nonostante un inizio promettente, con un inaspettato break al terzo gioco del primo set. La quiete prima delle tempesta, dato che in rapida successione sono arrivati cinque giochi per lo svizzero che ha chiuso la pratica 6-2 in soli 27 minuti.
Il secondo set è praticamente la fotocopia del primo, solo che dura sei minuti in più. Anche in questo caso sono arrivati tre break per lo svizzero ed uno solo per il belga, per un altro 6-2 finale. Il copione non cambia, anzi si aggrava Goffin, anche nel terzo set. La sensazione è che il belga non veda l’ora di terminare il match. E la lezione che gli infligge Federer è durissima. 6-2, 6-2, 6-0 in un’ora e 19 minuti.
Con l’esecuzione sportiva di oggi nei confronti di Goffin, Re Roger raggiunge i quarti di finale agli Us Open per la tredicesima volta in carriera (impattando Andre Agassi), la 56esima volta a livello di tornei del Grande Slam.
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