Il tennista più risoluto del circuito ha dimostrato di saper anche lottare e il suo percorso di crescita prosegue a ritmi forsennati. Daniil Medvedev è il giocatore più in forma del momento, sicuramente quello della sua generazione (è un classe 1996) su cui ora si punta di più per l’immediato futuro. Servizio devastante, rovescio a due mani di primissimo livello, dritto solido e tenuta mentale: queste le armi vincenti del giovane russo.
Che gli hanno consentito, nella semifinale del Masters 1000 di Cincinnati, di sconfiggere, in rimonta, il numero uno del mondo Novak Djokovic. Tre set terminati con eguale punteggio (6-3), in cui il serbo riesce a trovare la strada per il break al sesto gioco. Chi si attendeva una agevole vittoria per Nole, si è dovuto però ricredere, con il russo che è salito in cattedra e ha alzato vertiginosamente il livello del proprio gioco, non concedendo più nulla al servizio e portando a casa tre break che gli hanno consentito di vincere con il punteggio di 6-3 il secondo e il terzo set.
Per il “Freccia Russa” si tratta della seconda vittoria consecutiva contro il numero uno del mondo (dopo il quarto di finale a Monte Carlo). Un trionfo importantissimo, che gli apre le porte della terza finale consecutiva (dopo Washington e Montreal, in cui è stato sconfitto da Kyrgios e Nadal) e della possibilità di vincere il primo mille della carriera. Se riuscirà nell’impresa (contro il redivivo Dadid Goffin) farà il suo primo ingresso in top-5, superando in classifica Alexander Zverev e Kei Nishikori.
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