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La grande differenza tra un ottimo giocatore e un campione

Spesso si cerca di capire, nello sport, quale sia la differenza che separa un grande giocatore da un campione. Nel tennis, per fortuna, c’è un criterio abbastanza preciso, che vale molto di più del ranking ATP e delle statistiche. Quel criterio si chiama Grande Slam.

Potete inventarvi di tutto ma la discriminante, nel tennis professionistico, è quella. Solo un campione può sopportare ed uscire vincitore da un livello di stress, di pressione, di competitività tecnica, fisica e mentale a cui ti può sottoporre un torneo del Grande Slam. E non è un caso che Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal – per fare tre nomi a caso – abbiano egemonizzato l’albo d’oro dei Major dell’ultimo quindicennio, con poche, rarissime, eccezioni.

Non si tratta di “restare nella storia”, ma di scrivere la storia. La storia del tennis. Uno sport i cui confini, le cui caratteristiche, le cui evoluzioni vengono letteralmente definite in questo tipo di competizioni.

Altra cosa sono gli altri tornei del circuito ATP, a cominciare ovviamente dai Masters 1000. Qui capita molto più spesso che a trionfare siano i grandi giocatori. Difficilmente un underdog vince un mille, stiamo parlando di top class del tennis mondiale. Ma se non scrivi il tuo nome nell’albo d’oro di uno Slam, non sarai mai un campione nel senso stretto del termine.

Prendete Alexander Zverev. Un 2017 e 2018 da urlo, tre mille portati a casa, addirittura la ATP Finals di Londra, l’assalto annunciato al dominio della triade. Ma nei Major il suo miglior risultato sono i quarti di finale a Parigi nel 2018 e 2019. La sua carriera, finora, ha viaggiato su due binari paralleli. E il fatto di non essere mai riuscito a soddisfare le aspettative nei grandi tornei lo sta logorando, nonostante la ancora giovane età.

Probabilmente quando (se) riuscirà a sfatare il mito, poi non si fermerà più. Ma deve stare attento a non finire cannibalizzato dallo stress. Solo chi ha la maturità, i mezzi tecnici, fisici e mentali all’altezza può vincere uno Slam. Se viene a mancare anche solo una di queste condizioni, il rischio è di entrare in un vortice. Per ora Zverev è in fondo al tunnel e la luce ancora non si vede.

Stefano Cagelli

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