I Championships si avvicinano, l’1 luglio è la data fissata per l’inizio del primo turno. In attesa della definizione dei tabelloni, fissata per venerdì 28 giugno, vediamo insieme un po’ di numeri che raccontano meglio di qualsiasi parola la grandezza di questo torneo.
Le origini del Torneo di Wimbledon sono intimamente legate alle origini del tennis. Questo ha le sue radici nel jeu de paume, comparso nel 8174, quando il maggiore gallese Walter Wingfield Clopton pubblicò un brevetto conosciuto col nome di A Portable Court of Playing Tennis il 23 febbraio 1874 che stabiliva le regole della nuova disciplina. Ci vollero solo tre anni perché l’All England Lawn Croquet Club, un club sportivo inglese fondato nel 1868, si interessasse a questa nuova disciplina. Il club cambiò il nome in All England Lawn Tennis and Croquet Club e decise di istituire un torneo nel 1877, anno in cui scadde il brevetto di Wingfield.
Il record di vittorie nel torneo singolare di Wimbledon, che appartiene a Martina Navratilova, che include un record di sei trionfi consecutivi tra il 1982 e il 1987.
Il record di vittorie nel torneo singolare maschile appartiene a Roger Federer, che ha vinto otto volte i Championships, una in più di Pete Sampras e William Renshaw.
I tennisti britannici che sono stati capaci di vincere il torneo di Wimbledon nell’era open: Andy Murray nel 2013 e nel 2016 per quanto riguarda il tabellone maschile, Ann Jones nel 1969 e Virginia Wade nel 1977 per quanto riguarda il tabellone femminile.
Nell’edizione 2018 l’americano John Isner ha stabilito il nuovo record di ace complessivo nel torneo, con la cifra mostruosa di 214. La connazionale e sette volte campionessa di Wimbledon Serena Williams detiene il record femminile, con 102 ace accumulati nell’edizione 2012 del torneo.
Il più veloce servizio di sempre a Wimbledon porta la firma dell’americano Taylor Dent e risale all’edizione 2010 del torneo. Quello femminile appartiene questa volta a Venus Williams, con un servizio che ha fermato il misuratore di velocità a quota 207 km/h.
Il punteggio record con il quale è terminata la partita più lunga della storia, quella tra John Isner e il francese Nicolas Mahut nel 2010,, durata 11 ore e 5 minuti e sviluppatasi nell’arco di tre giorni.
Solo quattro volte si è giocato nel cosiddetto “People’s Sunday”, la domenica centrale nel bel mezzo del torneo, l’ultima volta nel 2016. Si tratta tradizionalmente di una giornata di riposo dal punto di vista agonistico, ma a volte si è dovuto giocare a causa dei ritardi dovuti ai problemi meteorologici.
La capienza totale di tutti gli spalti dei campi di Churchill Road, inclusi i 14.979 del Campo Centrale.
Le partite giocate nell’arco di tutto il torneo
I raccattapalle che sono stati formati per prendere parte al torneo
Le palline che verranno utilizzate
Le porzioni di fragole con la panna, tipiche di Wimbledon, che verranno vendute nel corso del torneo. I litri di panna previsti sono oltre 10.000.
I bicchieri di Pimms che verranno consumati, oltre a 22.000 bottiglie di champagne e 110.000 pinte di birra.
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