Ricordate tutti l’intervista esplosiva al podcast No Challenges Remaining, in cui Nick Kyrgios sparò a zero contro, tra gli altri, Rafael Nadal e Novak Djokovic? Ebbene, circa un mese dopo il tennista australiano è tornato sull’argomento, ribadendo ciò che aveva già detto e sottolineando come lui non sia l’unico a pensarla così, anzi.
“Non ho intenzione di menzionare i nomi, ma un paio di ragazzi, nel segreto degli spogliatoi, mi hanno detto che hanno adorato quell’intervista. Ma comunque, indipendentemente da cosa dicono gli altri o i diretti interessati, io non cambio idea, sono miei pensieri e sono onesti. A differenza di tanti altri, io ho il coraggio di esprimerli pubblicamente”.
Il primo a essere preso di mira da Kyrgios fu Nadal, definito falso e permaloso: “E’ esattamente l’opposto rispetto a me, il mio opposto polare. Quando vince va tutto bene, gli altri sono tutti grandi giocatori. Quando perde non arriva mai un complimento, anzi…”.
Ancora più duro l’attacco a Djokovic: “Ha un’ossessione malata di voler essere apprezzato, gode di un complesso di inferiorità nei confronti di Roger Federer, che è molto più amato di lui. Quelle celebrazioni che fa quando vince, soffiando baci verso la folla, sono imbarazzanti, davvero imbarazzanti”.
L’australiano riconosce che “stiamo parlando di un giocatore incredibile, un campione di questo sport, forse che supererà anche Roger Federer nel numero di Slam vinti. Ma che non sarà mai il più grande di sempre“.
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