Adriano Panatta: ecco cosa penso di Fognini e Berrettini. E Tsitsipas…

Adriano Panatta non ha bisogno di presentazioni, dopo Nicola Pietrangeli il miglior tennista italiano di sempre, capace di vincere un Roland Garros e di raggiungere la posizione numero 4 del ranking mondiale. Quando parla di tennis, non è mai banale e vale sempre la pena starlo a sentire.

In una recente intervista rilasciata a Tennis World Italia, Panatta ha parlato in primo luogo di Matteo Berrettini, rising star del tennis nostrano, autore in questi giorni in un grande torneo sull’erba di Stoccarda: “Lo vedo molto bene. La prima volta che lo seguii all’Aniene dissi: può diventare un giocatore di tennis. Ora lo è diventato. Sta migliorando gradualmente e questo rafforza quelli che sono i miglioramenti di un giocatore. E’ un tennista molto potente, è molto alto, serve bene. Comincia ad avere un’ottima classifica e spero possa raggiungere i primi 20, magari i primi 10, gli auguro tutto il bene perché è un ragazzo straordinario”.

Chi in top-10 ci è entrato, per la prima volta, da una settimana, è Fabio Fognini: “Non me ne sorprendo, sono anni che dico che Fognini deve stare fra i primi 10, è il posto che gli compete. Vediamo se riesce a migliorare ancora, mi sembra che ora stia meglio in campo come sistema nervoso, gli auguro di giocare ancora bene”.

Guardando invece alla situazione del tennis mondiale, Panatta riconosce che i Big Three sono “casi più unici che rari, tre extraterrestri”, e che “i giovanni stanno facendo fatica”. Ma, al tempo stesso, “alla fine questi tre si leveranno di mezzo e toccherà alla nuova generazione”. E chi vede meglio? “Quello che preferisco è Tsitsipas. Mi piace molto come gioca e poi ha ancora margini di miglioramento e qualche difetto: se glielo mettono a posto in 2-3 anni può diventare il numero 1”.

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