Rafael Nadal ha appena vinto il suo dodicesimo Open di Francia, dopo aver conquistato per la nona volta in carriera gli Internazionali d’Italia e aver raggiunto la semifinale a Monte Carlo, Barcellona e Madrid. Tutto questo, però, poteva non succedere.
Riavvolgiamo il nastro e andiamo al mese di marzo di quest’anno. In California si stava giocando a Indian Wells, il primo del doppio appuntamento del Sunshine Double, Rafa aveva vinto il proprio quarto di finale contro Karen Khachanov e in semifinale stava per concretizzarsi il trentanovesimo capitolo del super-classico del tennis contro Roger Federer. A poche ore dal match, il colpo di scena: Nadal si ritira, i problemi al ginocchio destro evidenziati nella partita contro il russo gli rendono impossibile scendere in campo contro lo svizzero.
A questo punto, rivela oggi il 18 volte vincitore Slam, “avevo davanti a me due scelte: prendermi una pausa, sospendere la mia stagione per un tempo indefinito per evitare che agli infortuni già patiti nei mesi precedenti se ne aggiungessero altri, oppure continuare a spingere e giocare nonostante il dolore”.
“Devo dire – continua Nadal – che questa volta l’infortunio al ginocchio è stato più difficile da affrontare rispetto a quelli precedenti. Ho seriamente pensato di mettere un punto e aspettare un po’ prima di ricominciare. Poi ho cominciato a sentirmi un po’ meglio, il dolore è piano piano passato, ma a Monte Carlo era ancora presente. Motivo per il quale avevo messo in preventivo anche di ritirarmi in uno dei tornei successivi. Per fortuna è andata diversamente”. Gia, per fortuna sua e del tennis.
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