David Nalbandian: “Vi spiego quando è cambiato il tennis di Federer”

E’ stato numero tre del mondo, uno dei migliori tennisti argentini di sempre, ha vinto 11 titoli Atp e giunto in finale a Wimbledon e in semifinale in tutti gli altri Slam. David Nalbandian è un’icona del tennis sudamericano e quando parla, ancora oggi, non è mai banale.

“Interrogato” da Espn sul tennis contemporaneo e, in particolare, sui Big Three, ecco cosa ha detto.

Nadal si può battere quando gioca corto

“Rafa è un tipo di giocatore quando gioca lungo e un altro quando gioca corto. Ed è lì che ci si può inserire per prendere il sopravvento. Quando giocavo contro di lui, sentivo che avrei potuto fare qualcosa con la palla. I giocatori che hanno un grande rovescio a due mani possono metterlo in difficoltà sul dritto e affrontare così il suo gioco”.

Djokovic frustrante, quando è in forma è ingiocabile

“Nole è un giocatore completo, quando è in forma è quasi possibile da affrontare. E’ frustrante perché, anche se riesci a muoverlo e a farlo correre da una parte all’altra, lui riesce sempre a rimettersi in gioco. E poi ha un servizio molto migliore di quello che possa sembrare”.

Federer il più completo di sempre. Ma non è sempre stato così

“Roger non ha debolezze, è il tennista più completo della storia. Ma non è stato così fin dall’inizio. Il suo tennis si è evoluto molto nei primi anni della sua carriera, in particolare per quanto riguarda il rovescio. Era già un grande giocatore, arrivando molto giovane alla posizione numero 5 o 6 del ranking mondiale, ma ha lottato molto con il suo rovescio, non aveva un buon impatto sulla palla. Ricordo ancora il momento esatto in cui ho visto il suo rovescio cambiare, era il 2003, la Masters Cup di Houston del 2003. Dopo quel torneo ha perso due partite in un anno…”

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