Neanche il tempo di digerire le polemiche sulla sceneggiata di Roma e Nick Kyrgios torna a far parlare di sé. Il ragazzo, d’altronde, ormai lo conosciamo: fenomenale e istrionico in campo, polemista e provocatore fuori. E comunque, tra i tanti difetti che gli si possono attribuire, bisogna riconoscergli un pregio non comune, soprattutto nel tennis contemporaneo: dice quello che pensa, senza peli sulla lingua, senza badare troppo alla diplomazia.
E così, negli ultimi giorni, ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. In linea con quanto già affermato recentemente (“i campi in terra battuta dovrebbero essere tutti sostituiti con campi in erba“), l’australiano è tornato ad attaccare l’odiato clay, prendendo di mira, questa volta, il torneo sulla terra per eccellenza, il Roland Garros, proprio mentre, in occasione di una sessione di allenamento con Andy Murray, si è recato in visita a Wimbledon: “French open sucks compared to this place”, ha detto. Che, tradotto in italiano suona più o meno così: “Il Roland Garros è una merda rispetto a Wimbledon”. Sempre criptico, Nick…
Come se non bastasse, poi, il 24enne di Canberra, ha rilasciato una lunga intervista al podcast ‘No Challenges Remaining‘, in cui ne ha dette di tutti i colori sui suoi colleghi, non lesinando critiche a Rafael Nadal e Novak Djokovic. Ha parlato bene, invece, di Roger Federer, che ha definito “il più forte tennista di tutti i tempi”.
Lo spagnolo è definito, invece, “super permaloso”. “E’ l’opposto di me – spiega Nick – esattamente l’opposto di me. Quando vince è bravo e gentile, mai una parola fuori posto. Ma quando l’ho battuto, si è subito indispettito, dicendo che non ho rispetto di lui e dei suoi fan.
E anche lo zio Toni mi ha detto che non sono educato. In realtà io sono molto educato, ma capisco che lui è arrabbiato perché ho battuto suo nipote più volte”.
Non va meglio a Novak Djokovic. Pur riconoscendo che “è un campione di questo sport, uno dei più grandi”, Kyrgios lo definisce “imbarazzante”: “Sembra che abbia l’ossessione di piacere al pubblico, ha un complesso da questo punto di vista, vorrebbe essere amato come Roger. I festeggiamenti con cui celebra le sue vittorie sono imbarazzanti. Dà sempre la sensazione di dire le cose che pensa siano giuste da dire, ma mai quello che pensa davvero”.
E’ poi il turno di Andy Murray, per cui usa però parole più dolci: “Gliel’ho detto tante volte: per me è meglio di Novak, avrebbe dovuto vincere molti più Slam”. Anche dal punto di vista umano, “è un grande peccato non vederlo più in giro, è uno dei più amati e rispettati. E’ sincero, molto amichevole ma non si fa problemi a dire cose che possano non piacere”.
Infine, la sfuriata contro Verdasco: “Mi manda al manicomio, mi fa arrabbiare solo sentirlo nominare. E’ la persona più arrogante che abbia mai conosciuto. Non saluta mai, pensa di essere il migliore, un dono di Dio. Ma in realtà è uno che si limita a buttare la pallina oltre la rete. Non ha umiltà, ma con me ha trovato pane per i suoi denti: se non mi saluti tu, non ti saluto neanch’io. Sono troppo importante per te”.
Insomma, non male. Parole che faranno rumore.
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