Una classe infinita, certo. Percentuali di servizio eccezionali, un dritto fulminante, un rovescio autorevole, la capacità di tenere lo scambio da fondo campo contro chiunque, la straordinaria abilità nel gioco a rete. Sono tanti, tantissimi i motivi per cui Roger Federer sta dominando, ormai da più di quindici anni, il tennis mondiale.
Eppure, secondo Patrick Mouratoglou, c’è un aspetto chiave alla base del successo dello svizzero, che non viene messo in evidenza con la dovuta attenzione. “Ha il corpo perfetto per un giocatore di tennis. E’ molto atletico, ma molto leggero al tempo stesso. Ed è incredibilmente sciolto”. Un metro e 85 d’altezza per 85 kg di peso, da sempre. Un corpo integro, che ha subito pochissimi infortuni in carriera (il più grave quello al ginocchio che ha portato alla famosa operazione del 2016).
“Lui e il suo team – dice Mouratoglou – hanno fatto un lavoro incredibile nel corso di tutta la sua carriera. Credo che sia il giocatore meglio preparato del circuito. Questa sua leggerezza, unita all’atletismo, gli ha consentito di fare molti meno sforzi rispetto ad altri giocatori”. Il paragone con Rafa Nadal è immediato. A differenza di Roger, il maiorchino ha spremuto il suo corpo in maniera brutale, anche a causa del suo gioco che richiede una fisicità molto più spinta. Cosa che gli ha provocato molti più guai fisici e che ha portato lo zio Toni a definire il nipote “non più un tennista ma un uomo infortunato che gioca a tennis”.
“L’unico altro giocatore che si avvicina alla perfezione fisica di Roger – conclude il coach francese che sta lavorando, tra gli altri, con Stefanos Tsitsipas – è Novak Djokovic. Lui e Federer sono la dimostrazione che più si è leggeri, più si gioca meglio a tennis. E più si è professionalmente longevi”.
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