Djokovic è perfetto e torna Re di Madrid dopo tre anni

Torneo numero 107 da quando calca il circuito Atp, Masters 1000 numero 33, terzo successo a Madrid. Sono i numeri mostruosi di Novak Djokovic, che oggi ha avuto la meglio del talento greco Stefanos Tsitsipas, giustiziere prima di Alexander Zverev e poi di Rafa Nadal. Il nuovo numero 7 del mondo è sembrato meno centrato e in palla rispetto ai giorni scorsi, ma gli ha reso la vita impossibile la partita (quasi) perfetta del numero uno del mondo, che torna al successo dopo alcuni mesi di apparente appannamento. Neppure una palla break concessa all’avversario: è sufficiente questo dato per descrivere la prestazione di Mister Fantastic.

Parte contratto il greco, che perde subito il primo turno di servizio davanti a un Nole che, di contro, sbaglia pochissimo. Siamo 3-0 in un amen. Nel quarto set si salva in corner, anche grazie ad un inaspettato (e ricorrente) aiuto della soluzione del dropshot. Soluzione che però il serbo intuisce presto e nel set successivo si salva con una spettacolare controsmorzata incrociata. Il servizio di Stefanos, però, non funziona come nei giorni migliori e un Djokovic in formato Plastic Man ne approfitta e porta a casa il primo set 6-3 in 41 minuti.

Il secondo set si apre con maggiore equilibrio. Tsitsipas riesce ad evitare il peggio, salvando subito una nuova possibilità di break del serbo. Il match si mantiene di alto livello, con lampi di classe del greco e un Nole che non molla un colpo, fino al nono game del secondo set, quando, mettendo mano alla sua enorme classe e a alla sua altrettanto enorme esperienza, il serbo conquista il break decisivo. Sul 5-4 Djokovic va a servire per match. Il decimo gioco è quello più combattuto dei game di servizio di Nole, che però dimostra, ancora una volta, di saper anche soffrire. Game, set and match. Chapeau.

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