Era la primavera del 2007 e da almeno due anni Roger Federer e Rafa Nadal erano letteralmente i padroni del tennis mondiale. Sulle superfici più congeniali al loro gioco e alle loro caratteristiche fisiche erano praticamente imbattibili. Nadal veniva da una serie mostruosa di 72 match vinti consecutivamente sulla terra battuta (record che sarebbe stato interrotto da Roger due settimane dopo ad Amburgo), Federer aveva vinto gli ultimi 48 incontri sull’erba, da Wimbledon 2002 in poi.
Di qui la decisione di mettere in piedi un match-esibizione mai visto prima nella storia dello sport: l’idea è di dividere il campo da tennis in due parti, una in terra rossa, un’altra in erba verde. Il teatro scelto è la Palma Arena a Palma di Maiorca, la casa di Rafa Nadal. Ci vollero 19 giorni e 1,63 milioni di dollari per mettere in piedi il tutto. Alla fine fu un grande show. Vinse Nadal, dopo due ore e 29, 7-5, 4-6, 7-6 (10), in quella che è passata alla storia come “la battaglia delle superfici”.
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