Un magistrale Fabio Fognini manda a casa Rafael Nadal con la polvere tra i denti e vola, per la prima volta in carriera, in finale al torneo Atp Masters 1000 di Montecarlo. In un’ora e 36 minuti il 31enne ligure ha superato lo spagnolo con un punteggio netto: 6-4, 6-2
Qualità di esecuzione perfettà da parte dell’italiano, cross e lungo-linea giocati con estrema facilità. Ma soprattutto Fognini è riuscito a mantenere la calma e la concentrazione (cosa non certo scontata visto il suo carattere). E poi diversi lungo-linea vincenti di rovescio, un tarlo che ha eroso più volte gli schemi del suo avversario.
Dall’altra parte un Nadal che ha pagato qualche errore di troppo, infastidito forse dai continui cambi di ritmo del nostro Fognini.
Si tratta di un momento davvero storico per la carriera del 31enne ligure, che oggi ha davvero giocato un tennis di alti livelli contro il “re della terra”. Insomma, tutto assolutamente perfetto.
Primo Set. I primi cinque game della partita sono stati piuttosto complicati. C’è stato molto equilibrio tra i due, ma anche una dose di errori che hanno provocato addirittura 4 break. Poi, sul 4-4, scatta qualcosa nella testa di Fognini, che sale sulla cattedra e comincia a giocare un tennis stellare, mettendo a segno dei lungo-linea strepitosi che addirittura lasciano fermo sul posto il suo avversario (cosa non certo facile quando si ha di fronte Nadal). Il segnale della “giornata perfetta” gli arriva con un nastro a dir poco magico, che gli permette di andare poi sul 5-4 e servire per il primo set, che chiuderà con facilità.
Secondo Set. Il Fogna parte subito con un break che scalda il pubblico presente. Di fatto riesce a seguire il trend della parte finale del primo set e scappa prima sul 2 a 0 giocando con una perfezione disarmante, per poi allungare sul 3 a 0 mettendo a segno un altro break. Il pubblico sembra sostenerlo ed è un momento perfetto per l’italiano, immerso ormai dentro una bolla di positività pazzesca. Vola così sul 5 a 0 e si trova addirittura nelle mani il servizio per chiudere definitivamente il macth. Anche se un piccolo momento di debolezza, legato aìnche a un accenno di reazione da parte di Nadal, lo porta invece sul 5-2. Ma l’italiano è troppo determinato. Gioco partita incontro e chiude con un netto 6-2.
Il vento. Un ruolo importante lo ha avuto il forte vento, che ha influito molto sulle giocate dei due. Entrambi conoscono bene i segreti del vento, sono due “uomini di mare” con la passione per la vela, ma è stato Fognini a gestirlo come se quel fattore non ci fosse, con correzioni di posizione prese all’ultimo istante, adattandosi sempre ad ogni folata improvvisa. E alla fine Nadal ha dovuto lasciare il campo con la polvere tra i denti. Causa Fognini, però. Non certo del vento.
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