Sei Major non sono uno scherzo. Forse ci siamo abituati a pensare – vista l’ubriacatura di vittorie dei Big Three – che rimanere sotto la doppia cifra di tornei dei Grande Slam vinti sia una cosa scontata per un campione. Ebbene, non è così. Vincerne uno è già un’impresa, figuriamoci sei. Tra i tennisti che hanno raggiunto questo obiettivo c’è Stefan Edberg, che in una recente intervista ha parlato di quelle che furono le sue grandi rivalità sul campo.
“Quella con Boris Becker – racconta lo svedese – fu probabilmente la più grande, la più bella. Boris era un duro. Anche con il mio connazionale Mats Wilander ne abbiamo passate tante. Sono due giocatori diversi, contro cui ho giocato tante volte, perché erano tra i migliori”.
Edberg non dimentica neppure le partite contro i grandi interpreti della generazione precedente alla sua e quelle con la successiva: “Connors, McEnroe da una parte, Sampras e Agassi dall’altra, senza dimentica ovviamente Ivan Lendl: sono stato molto fortunato a giocare negli anni ’80 e ’90. Gran bei tempi”.
Il campione svedese ha parlato anche di quella che è la sua vita fuori dal campo: “Va tutto alla grande, viaggio un po’, ho un po’ di business finanziari e immobiliari che mi tengono occupato, ma non ho perso l’interesse nel tennis, anzi. Quando sono a casa, gioco anche due o tre volte a settimana, sessioni brevi da 45 minuti, un ottimo allenamento”.
Edberg ha infine indicato il suo partner di doppio ideale: “John McEnroe, uno dei numeri uno di sempre in doppio”.
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