Per molti addetti ai lavori e tifosi, è la partita dell’anno, uno dei migliori “classici” si sempre tra Djokovic e Federer. Un match combattutissimo, giocato ad alta intensità e con colpi da stropicciarsi gli occhi, da una parte e dell’alta.
L’ha vinto il serbo grazie alla maggiore lucidità nei momenti chiave del match (i due tie-break), ma allo svizzero non si può davvero rimproverare nulla. Partiva nettamente sfavorito contro un Nole in straforma e appena tornato numero uno al mondo dopo due anni di assenza. Eppure ha giocato una partita quasi perfetta, annullando ben 12 palle break e giocando, sia a livello fisico che a livello tecnico, una partita degna del miglior Roger.
A questo punto, il conto dei precedenti pende ancora più a favore di Mister Fantastic (25 a 22) ma questa partita, insieme forse alla finale di Wimbledon del 2014 e alle semi di New York del 2011 e del 2010, resterà sicuramente nelle storia.
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