Il sogno di almeno due generazioni di tennisti sta per realizzarsi. Rafa Nadal e Roger Federer, i giocatori più vincenti di sempre, 35 slam in due, per la prima volta saranno in campo dalla stessa parte della rete. Saranno impegnati a difendere in doppio i colori dell’Europa contro il Resto del Mondo: magia inedita della Rod Laver Cup, la Ryder Cup del tennis che da domani a domenica vivrà alla O2 Arena di Praga la sua prima edizione.
“Non chiamatela esibizione”, chiede Roger (che è tra gli organizzatori della manifestazione dedicata al suo idolo quando era ragazzino). I due capitani, d’altronde, sono una sicurezza: Bjorn Borg per la squadra europea, John McEnroe per quella del resto del mondo. Se la gara avrà il successo che i creatori sperano – stavolta i biglietti sono andati tutti esauriti – si replicherà ogni anno, salvo in quelli olimpici, in alternanza fra Usa e Europa.
Le due squadre sono formate da sei giocatori. Si gioca su tre giorni, con due sessioni il venerdì e il sabato – in quella pomeridiana sono in programma due singolari, in quella serale un singolare e un doppio – e una la domenica. Ciascun giocatore disputerà almeno un singolare nelle prime due giornate (ma non più di due nei tre giorni) e almeno quattro dei sei giocatori di ciascun squadra devono essere schierati in doppio. Gli incontri saranno decisi dai capitani prima delle varie giornate (a turno uno dei due avrà la possibilità di sapere la selezione dell’altro prima di comunicare la propria lista) e varranno 1 punto il venerdì, due il sabato e tre la domenica. A imporsi sarà la prima squadra che arriva a 13 punti, in caso di parità si giocherà un doppio di spareggio.
Per l’Europa oltre a Nadal e Federer – ovvero il numero 1 e 2 del mondo – ci saranno Sascha Zverev (4), Marin Cilic (5), Dominic Thiem (7) e Tomas Berdych (19). Gli Usa rispondono con Sam Querrey (16), John Isner (17), Nick Kyrgios (20), Jack Sock (21) più il 18enne canadese Denis Shapovalov (n.51 Atp) e il 19enne statunitense Frances Tiafoe (n.71, entrato a sostituire Juan Martin Del Potro).
I match sono tutti al meglio dei tre set, con un supertiebreak al posto dell’eventuale terzo set: un formato che oltre ai supercompensi (2 milioni di dollari per Federer) ha convinto sia Nadal, in cerca di un po’ di allenamento agonistico dopo il trionfo agli Us Open; sia Federer stesso che invece da New York è rientrato anzitempo con qualche doloretto alla schiena.
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